Mamma, papà e due bambini di 5 e 2 anni rischiano di finire in mezzo a una strada se le istituzioni non si attivano dando loro una mano. E’ la vicenda dolorosa del malnatese, la cui famiglia si trova già sotto sfratto da quasi due mesi. L’ingiunzione, infatti, gli è stata recapitata lo scorso mese di aprile, ma la famiglia di abbandonare l’alloggio Aler di via Ancona al “Villaggio” non ci pensa neanche. La sua è una storia di difficoltà e di disagio: una vicenda triste che vede coinvolti anche dei bambini.
Dopo la morte della nonna
La famiglia ha vissuto, infatti, all’interno dell’abitazione nella quale viveva la nonna per assisterla, poiché affetta da morbo di Alzheimer. «Le siamo stati vicini – racconta Amoroso – per assisterla in tutto e per tutto. Solo chi ha esperienza con questa malattia sa cosa significhi». Dopo aver assistita per anni, la nonna, , è deceduta (lo scorso settembre) e a quel punto si è aperta una storia tutta nuova, forse ancora più dolorosa e di sofferenza per la famiglia Amoroso: «Noi
abbiamo sempre pagato l’affitto della casa – racconta – e parliamo di circa 220 euro al mese. Dopo la morte di mia nonna siamo andati negli uffici di Aler e ci hanno detto che se il Comune avesse speso una buona parola, avremmo potuto continuare a vivere in quella casa. Mi presento dal sindaco, ma lui mi ha risposto che avrei dovuto cambiare paese. Per me, che ho sempre vissuto qui, è stato un brutto colpo. Al sindaco ho spiegato che non avevo le condizioni economiche per poter portare la mia famiglia altrove». Ad aprile arriva lo sfratto: «Chiedo di poter restare qui o che mi diano un altro alloggio che posso permettermi di pagare – sottolinea Amoroso – senza dover chiedere l’elemosina a nessuno. Mi chiedo come facciano a far finta di nulla, come fa a presentarsi di nuovo per fare il sindaco. Ormai faccio fatica a dormire di notte».
La replica del Comune
Sulla vicenda si è espresso l’assessore ai Servizi Sociali, : «Lo abbiamo convocato – dice l’esponente della Giunta – dicendo espressamente di trovare un nuovo alloggio. Per legge non si può subentrare e non possiamo tollerare che lui resti lì senza titolo. Se non escono non potranno fare neppure domande per i prossimi 5 anni. Ribadisco – conclude – noi gli diamo una mano per l’affitto o per la caparra per sei mesi o un anno, non possiamo accettare che una famiglia resti lì senza averne titolo».