La nonna incassa la pensione Ma tre anni dopo l’Inps la rivuole

CASTELLANZA La quattordicesima ai pensionati? L’Inps la paga nel 2008 ma, nel 2011, ne chiede la restituzione. «Dall’analisi dei suoi redditi personali è risultato che le è stata corrisposta la somma di 504 euro, non dovuta. Siamo pertanto costretti a provvedere al recupero di questo importo mediante trattenute mensili sulla pensione, in 5 rate». È quanto si legge nella raccomandata inviata dall’Inps alla signora Silvana, 85enne di Castellanza: il rischio è che nella sua stessa situazione, a breve,

si possano trovare centinaia di persone.
Con la legge 127 del 2007 il governo Prodi introdusse una vera e propria quattordicesima per i pensionati. Un contributo per le persone con pensione bassa ed età superiore a 63 anni. Il contributo, compreso tra 336 euro e 504 euro, viene accreditato a luglio. Solo in provincia di Varese sono circa 13 mila le persone a cui è stata accordata la quattordicesima ed è possibile che, a molti di loro, sia già arrivata o stia per arrivare la richiesta di restituire quanto ricevuto nel 2008. Per la signora Silvana è stata una beffa. Prima la lettera che la informava che «in base ai dati reddituali registrati nei nostri archivi, è stato disposto il pagamento di una somma aggiuntiva sulla sua pensione». Altri 504 euro anche per il 2011.
Pochi giorni dopo quella che le intimava di restituire quanto ricevuto nel 2008. Ma come è possibile? Dall’Inps fanno sapere che il contributo viene erogato solo alle persone che si trovano al di sotto di una particolare soglia di reddito. Per il 2008 era 8.640 euro, esclusi trattamenti di famiglia, indennità di accompagnamento, casa di abitazione e trattamenti di fine rapporto. I controlli sul reddito vengono però effettuati solo a posteriori. Inoltre, il fatto che il contributo fosse corrisposto in via provvisoria e che il diritto sarebbe stato verificato sulla base della dichiarazione dei redditi definitiva era espressamente indicato nelle lettere inviate ai pensionati. Il pasticcio, però, non finisce qui.
Perché anche le persone che hanno ricevuto l’avviso di revoca del contributo potrebbero in realtà averne diritto. In molti casi l’Inps non trova nei suoi archivi il Red, la dichiarazione reddituale del beneficiario, e così invia la lettera. Peccato che fu proprio l’Inps a dire agli ultra 70enni di non presentare il documento. «Notiamo un forte accanimento nei confronti dei pensionati – dice Umberto Colombo, segretario provinciale Spi Cgil – speriamo che venga destinata la stessa attenzione anche agli evasori fiscali». E aggiunge: «Invitiamo chiunque si trovi in queste condizioni a venire da noi. Nei nostri uffici possiamo controllare la situazione reddituale e cercare di risolvere eventuali errori».
Tiziano Scolari

s.bartolini

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