Brebbia, una strage di gatti randagi: «Li hanno avvelenati senza pietà»

La denuncia arriva da Giuseppe Autovino, imprenditore e consigliere di minoranza. «Ne ho trovati morti cinque venerdì, dieci la scorsa settimana. Chi è stato e perché?»

– Strage di gatti randagi nella zona industriale di Brebbia. Dopo il grave episodio risalente esattamente a un anno fa, quando sempre in paese, un micio venne ferito gravemente a colpi di fucile, un nuovo inquietante episodio di violenza sugli animali è accaduto venerdì sera.

A denunciarlo è , imprenditore brebbiese e consigliere comunale di minoranza, che nel cortile della sua azienda che si trova in via per Cadrezzate, ospita da un annetto una colonia di gatti randagi. «Venerdì – racconta – abbiamo ritrovato morti cinque gatti con evidenti segni di avvelenamento; stessa cosa era successa la scorsa settimana, quando ne abbiamo ritrovati morti una decina». La causa più probabile della morte degli animali è quella dell’avvelenamento, causato quasi sicuramente da esche appositamente disseminate nei dintorni dell’azienda.

«Sono rimasti in vita soltanto cinque gatti – prosegue il signor Autovino – speriamo che i responsabili di un gesto così crudele e sconsiderato vengano individuati al più presto». Nel corso dell’ultimo anno, l’imprenditore brebbiese è arrivato ad ospitare fino anche settanta gatti, che di giorno girano liberamente per il paese e periodicamente ogni sera tornano a mangiare da chi si prende cura tanto amorevolmente di loro. «Me ne occupo personalmente – afferma il cittadino – ed anche un mio dipendente mi dà una mano; siamo davvero colpiti da tanta cattiveria contro animali indifesi che non fanno del male a nessuno».

«Non sono un animalista – precisa il signor Autovino – ma non posso vedere soffrire gli animali, per questo mi prendo cura di loro; è capitato anche che qualcuno abbandonasse intere cucciolate fuori dal cancello della mia ditta». Il cortile insomma è sempre aperto per dare un po’ di cibo e qualche coccola agli animali abbandonati; gli avvelenatori di gatti agiscono probabilmente di notte quando l’azienda è chiusa, disseminando i bocconi letali. Prendersi cura di gatti e cani abbandonati non è a costo zero ovviamente. «Arrivo a spendere anche tra i 150 e i 200 euro a settimana – rammenta il consigliere – altri gatti e cani abbandonati gli ho accolti anche in casa mia, ma in quel caso non ci sono mai stati problemi; sto accudendo anche dei cani di razza destinati ad essere abbattuti a causa dei loro difetti fisici». Cani e gatti che vanno perfettamente d’accordo, in perfetta armonia e senza cattiveria, quella che invece contraddistingue alcuni uomini. Il signor Autovino non sarà un animalista ma agli animali vuole molto bene. «Un giorno ero per lavoro in Sicilia e sull’autostrada Palermo Catania ho visto un cane abbandonato – conclude – l’ho preso con me e l’ho portato a Brebbia».