Tra i vari punti, che verranno discussi nel prossimo Consiglio Comunale di Varese, c’è una mozione a firma congiunta M5S e Ml, relativa alla sperimentazionedella raccolta differenziata dei rifiuti tramite Reverse Vending, una proposta fortemente caldeggiata da un gruppo di cittadini. La particolarità di questa modalità di raccolta differenziata, tramite l’utilizzo di appositi macchinari che selezionano e compattano la tipologia di rifiuto ( plastica, vetro, alluminio ), è quella di prevedere un incentivo economico, che può
assumere diverse forme, al singolo che deposita il materiale all’interno. Alcune amministrazioni, per esempio, hanno previsto l’utilizzo di eco compattatori, che rilasciano ai cittadini dei voucher da utilizzare all’interno del circuito dei commercianti della città, e il successo di questa iniziativa sta portando alla stipula di ulteriori affidamenti per estendere il servizio. Uscendo dall’Italia e andando a Pechino, il Reverse Vending permette di incentivare l’utilizzo dei trasporti pubblici, poiché al deposito dei rifiuti vengono restituiti al cittadino dei ticket di viaggio, ma gli esempi sono innumerevoli in tutto il mondo. Il sistema sarebbe quindi incentivante per tutti i cittadini (anche quelli non troppo sensibili a questo tema) che, depositando i contenitori vuoti presso le macchine di raccolta, si vedrebbero rilasciato un benefit economico, oltre che vantaggioso per il comune stesso. Utilizzando questo metodo, infatti, si potrebbe aumentare la percentuale di raccolta differenziata, ridurre il volume dei rifiuti da gestire, migliorare l’arredo urbano, dare un riscontro effettivo ai cittadini che promuovono pratiche virtuose, ridurre i costi di gestione e trasporto a carico dell’Ente… etc.