Ruba il motorino al postino E le lettere finiscono nel lago

Ruba il motorino al postino, poi getta tutte le lettere nel lago e tenta di rivedere il ciclomotore. Bloccato e denunciato dagli uomini della squadra mobile della polizia di Stato. Il tutto in un pomeriggio.

Quello dell’altroieri, precisamente, quando un disoccupato di 34 anni, residente a Porto Ceresio, già noto alle forze dell’ordine, si è fatto un giro per Varese.

E in via Piave ha visto il motorino. Il classico motorino con le insegno di Poste Italiane e le borsone arancio o gialle contenenti le lettere a penzolare intorno alla sella.

Il motorino era posteggiato, del portalettere non c’era traccia. Il postino si era allontanato per consegnare personalmente la corrispondenza. Mai avrebbe pensato di tornare e non ritrovare il motorino.

Il trentaquatrenne, invece, ha visto in quelle due ruote “targate” Poste Italiane un’occasione. Che, come dice il proverbio, ha fatto l’uomo ladro. Il furto è stato immediatamente denunciato e i poliziotti, in servizio in viale Borri, hanno notato un veicolo sospetto. Le insegne di Poste Italiane erano sparite, ma la targa no. Così si sono avvicinati e hanno chiesto di chi fosse il motorino.

E il trentaquattrenne si è subito fatto avanti. Inizialmente l’uomo ha negato di aver commesso il furto.

Poi è crollato. Quel motorino lo aveva rubato lui in via Piave. Era quindi tornato a Porto Ceresio buttando tutta la corrispondenza nel lago. Quindi, con una bomboletta spray, aveva sommariamente riverniciato il ciclomotore. Quantomeno ne aveva cancellato i segnali distintivi.

Quindi era tornato a Varese e si era rivolto al proprietario di un locale in viale Borri. All’esercente, quando i poliziotti l’hanno sorpreso, stava tentando di vendere il motorino per duemila euro.

Il trentaquattrenne è stato denunciato per furto aggravato e sottrazione di corrispondenza. Il motorino, ridipinto di fresco, è stato restituito ai proprietari. La corrispondenza, invece, è da considerarsi irrecuperabile.

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