Sesto Calende apre ufficialmente le celebrazioni per il Centenario della Siai Marchetti con una mostra di respiro internazionale dedicata ad uno dei padri fondatori dell’Aeropittura, il futurista TATO (1896-1974, al secolo nato Guglielmo Sansoni).
Cinquanta opere dell’artista che ammirabili a partire da oggi 13 giugno. Il vernissage è previsto alle ore 17.30 nella sala consiliare del municipio e nel vicino Spazio Cesare da Sesto. L’importante retrospettiva è curata dal Generale Salvatore Ventura, curatore dell’archivio di Tato, collezionista esperto ed esegeta del maestro ma soprattutto amico, che durante la preview ha tracciato un ricordo vivo e commosso della vita dell’artista, “inventore del primo contrasto fra il pesante e il lieve, che nell’aereo vide il moltiplicatore della forza, del sogno” e che ritrasse una nuova visione del mondo sottosopra.
La mostra del poliedrico personaggio è stata salutata dai vip intervenuti all’anteprima stampa come un evento di grande caratura. “Un’occasione straordinaria per Sesto” commenta il vicesindaco Giovanni Buzzi, che ha sottolineato come architetto l’importanza del Ventennio fascista per l’avvento del Razionalismo e del Modernismo e l’importantissima avanguardia del Futurismo, correnti in bilico fra tradizionalismi, classicismi e dirompenti azioni rivoluzionarie. “Il Futurismo fu un movimento aperto a tutte le correnti, filogovernative e non” è stata la rilettura storica del professor Maurizio Scudiero, che ha invitato ad apprezzare l’arte avvicinandosi ai documenti e non basandosi sulle ideologie e ha enfatizzato i capisaldi del futurismo: l’idolatria del motore e la velocità, ma anche il lato spiritualista, la visione della macchina volante per acquisire uno stato d’animo di visione.
Una realtà nuova e trasfigurata dipinta con colori di festa e d’ironia che si percepisce nelle opere presenti a Sesto, di incredibile valore storico-artistico: fra queste Sorvolando in spirale il Colosseo del 1930 ed esposto alla mostra sul Futurismo del 2014 al Guggenheim di New York, Aeroplani+Metropoli del 1930, Atterrando del 1937 e Sorvolando un’officina del 1938 già esposto alla III Quadriennale d’arte di Roma, oltre a tre quadri di proprietà Siai (oggi AgustaWestland). La rassegna sestese – nata dalla sinergia fra la Galleria Russo di Roma, la contessa Maria Fede Caproni, il generale Ventura, l’ing. Giuseppe Orsi di Agusta e il Comitato promotore per gli eventi del Centenario Siai – è uno degli eventi di maggiore richiamo.
Non mancheranno tuttavia altri tributi al passato glorioso dello stabilimento: oggi si apre anche Dal Legno al BIT, rassegna documentale della storia dello stabilimento Siai e sarà ammirabile il velivolo anfibio SM80 del 1933 reso disponibile dal museo di Volandia. Alla Marna (16.30) premiazione concorso scuole; all’idroscalo Sant’Anna (18.45) il Gruppo lavoratori seniores Siai con Air Vergiate apre la mostra di modelli e disegni dell’ing. Marchetti; in municipio e alle officine Villella è possibile visitare l’esposizione di velivoli storici.