Questa ve la devo proprio raccontare: ero emozionatissima quando sabato mattina ho incontrato Primavera Cambiasi alla conferenza stampa a Villa Mirabello; l’intero archivio di Liala veniva donato al Comune, foto del Vate compresa.
C’era anche Tilla, la dolce factotum custode di casa, nonché cuoca: ovviamente le ho fatto più d’una domanda sulle preferenze gastronomiche della Divina…
Pare che la fulva ed eterea scrittrice fosse di gusti raffinati e delicatissimi – c’erano forse dubbi? – ed avesse un debole per i biscottini fatti in casa dalla sua adorata Tilla. Immaginiamocela mentre li assaporava, come una sorta di rito propiziatorio, assieme al tè preso regolarmente prima di mettersi al lavoro alla sua macchina per scrivere verdina, che oggi trionfa nella sala degli archivi assieme a quella di Piero Chiara.
Mi comprenderete: sono due giorni che sforno frollini con la sparabiscotti! Per fortuna le temperature si sono abbassate di qualche grado, così non soffro troppo nell’avere il forno sempre acceso. I miei figli li adorano, e Liala nei suoi libri parla spesso di bambini. Vi passo la ricetta. La sparabiscotti è quell’attrezzo pratico ed elegante che permette alle mamme di risparmiarsi gli stampini e di ungere tutta la casa: Liala apprezzerebbe!
Facilissima da usare, basta impugnarla perpendicolarmente rispetto alla placca e sparare due “colpi” per ogni biscottino.
Evitiamo la carta forno, perché l’impasto ottimale è molto burroso e appiccicoso.
Rispettate rigorosamente le dosi, come pure i tempi di cottura, perché quando si tratta di pasticceria, pur casalinga, non si può andare ad occhio.
Ingredienti: 90 g di zucchero semolato finissimo o a velo; 300 g di farina 00; 180 g di burro ottimo (io adoro quello di campagna di Daverio); un uovo intero; una bustina di lievito per dolci.
In un’impastatrice o un robot da cucina con la pala montate lo zucchero con il burro a lungo, fino a renderlo gonfio e spumoso. È, questo, un impasto molto raffinato, lo stesso che si usa con la sac à poche; si può aromatizzare con un paio di gocce di olio essenziale di limone, bergamotto, arancia, lavanda, rosa…
Scegliete ovviamente olii essenziali naturali, senza additivi sintetici, ideali per gli scopi alimentari (io li uso anche per le torte): mi permetto di consigliarvi quelli della Flora, venduti da varie erboristerie e farmacie varesine. Tornando alla ricetta, alla spuma di burro incorporate l’uovo, sempre montando, la farina e il lievito: otterrete un impasto soffice, che non va lasciato riscaldare ma nemmeno va usato freddo di frigorifero. Mettetene un po’ nella canna della sparabiscotti, scegliete la trafila a fiore e avvitate la ghiera. Posizionate perpendicolare sulla teglia (ottime allo scopo le alluminio usa e getta rettangolari), date qualche colpo sino a che l’impasto non arriva al fondo e formate il biscotto con due “spari”, distanziando un poco i pasticcini perché in cottura lievitano.
Potete decorarli prima della cottura con i Minismarties colorati sistemati nel mezzo del fiorellino, o anche con minimeringhe o amarettini. Vanno lasciati in forno (statico: mai il ventilato per la pasticceria) a 190 ° C per circa un quarto d’ora, o comunque sino a doratura. Attenzione: staccateli da freddi, sono molto delicati.
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