La delinquenza non ha un colore

L’ultimo colpo andato a “buon” fine è stato messo a segno ai danni di un’inerte pensionata, cioè l’anello più debole della società e quindi maggiormente esposta ad essere depredata. «Vigliacco – ha urlato quella povera donna – tu mi hai rubato la vita», anche se sinceramente frugare nelle tasche dei pensionati e farla franca, non avviene solo ad opera dei comuni malfattori, ma pure da quei pavoni che girano tranquillamente in doppio petto. È verissimo che Varese non è

Scampia o altre realtà simili che nel Bel Paese gruviera si sono moltiplicate a dismisura, dove le forze dell’ordine per poter accedere prima devono chiedere il permesso ai boss locali, ma neppure quell’oasi felice e sicura che la sinistra e certe istituzioni vorrebbero farci bere. Altri tempi lo so, quando si stava peggio…non servivano ne porte blindate, ne telecamere e ancor meno allarmi antifurto, allora nessuno avrebbe mai pensato di far intervenire l’esercito.

So benissimo che certe estremiste soluzioni non sarebbero sufficienti per far fronte escalation dei reati, ma almeno contro quella delinquenza spicciola che cerca le sue prede tra le categorie più fragili credo che sarebbe comunque un buon deterrente. E poi la pensionata di che si lamenta se non è stata alleggerita col machete?.

Enzo Bernasconi

Signor Bernasconi: tutto giusto. Però dobbiamo metterci d’accordo su un punto: la violenza e la delinquenza non hanno colore.

Altrimenti faremmo il gioco di chi strumentalizza ogni cosa a fini politico. E francamente no, non è bello.