Finti vigili urbani in azione a Daverio hanno raggirato, con la solita tecnica delle onde elettromagnetiche che rovinano soldi e preziosi, un anziano del posto. I fatti sono avvenuti nelle ultime ore in una zona centrale del paese.
Secondo la ricostruzione sommaria dei fatti, ad agire sarebbero stati due individui. Un uomo indossava una divisa da vigile urbano farlocca, mentre il complice aveva addosso una pettorina arancione o qualcosa del genere. Si sarebbero presentati come dipendenti comunali: uno avrebbe raccontato di essere un agente di polizia locale, mentre il complice pare si sia definito operaio addetto alla rete idrica del territorio comunale.
Ma lo scenario è sempre lo stesso, fatto dalle solite scuse accampate per derubare pensionati soli in casa. Anche a Daverio il campionario delle tecniche utilizzate non è stato molto più ampio.
I due individui sono entrati in casa dopo aver raccontato che c’era bisogno di intervenire sulla rete dell’acqua per via di un guasto o di qualcosa del genere. A un certo punto, seguendo il solito copione, il finto tecnico comunale ha chiesto all’inquilino
dell’abitazione di riporre tutti gli oggetti più preziosi, compresi i contanti all’interno del frigo. Una richiesta giustificata, come al solito, dalla fantascientifica motivazione secondo cui i preziosi si sarebbero rovinati a contatto con le onde emesse dalle attrezzature utilizzate durante l’intervento tecnico. Una scusa assurda che purtroppo continua, però, a mietere troppe vittime. Nonostante la costante attività di sensibilizzazione promossa dalle forze dell’ordine con carabinieri e agenti di polizia impegnati in prima linea, anche attraverso mille incontri di prevenzione, per scongiurare il raggiro, il fenomeno della truffa ai danni degli anziani continua ad avere un triste primato.
Tornando ai fatti di Daverio, i due truffatori hanno distratto l’inquilino e, approfittando di quel momento, hanno arraffato la refurtiva depositata nel frigorifero e se la sono svignata facendo perdere le proprie tracce. Per il momento non è stato ancora quantificato con esattezza il bottino, ma si può parlare di alcune centinaia di euro. Della vicenda si stanno occupando i carabinieri della stazione di Azzate, coordinati dai colleghi della Compagnia di Varese. I militari stanno raccogliendo gli elementi utili per definire con esattezza quello che è accaduto.