I vandali spogliano il Sinigaglia

Canottieri di Arolo - La denuncia del presidente: sparite dieci targhette dal trofeo, un vero simbolo sportivo

– Un furto ignobile, ma soprattutto un atto vandalico dal sapore amaro quello riscontrato nella sede della Canottieri di Arolo di Leggiuno. Il prestigioso Trofeo Giuseppe Sinigaglia – simbolo importante per i canottieri Seniores – è stato depredato di alcune medaglie.
È successo nella notte tra domenica e lunedì, sicuramente dopo la mezzanotte, quando i ragazzi hanno spento il televisore col quale stavano guardando le Olimpiadi e sono tornati nelle loro case. A parlare della sottrazione è

Davide Ferretti, presidente della Canottieri. «È un atto inqualificabile compiuto da un emerito imbecille – commenta con amarezza – È stato rovinato un trofeo prestigioso per recuperare poche targhette che anche rivendute nei centri di compro-oro varranno al massimo 150 euro. L’atto di un disperato commesso su un patrimonio di tutti dall’alto valore simbolico».
Il Trofeo Sinigaglia, istituito nel 1953, è assegnato ogni anno alla società che realizza il miglior punteggio nella categoria Seniores di canottaggio a sedile fisso. Per due anni consecutivi, il 2014 e il 2015, è stato conquistato dalla Canottieri Arolo. Ma è molto conteso, soprattutto dai comaschi, che vorrebbero riprenderselo nei prossimi campionati di settembre. Il Senigallia, passando di testimone di anno in anno, si arricchisce delle targhette apposte dalle singole società: per questo è molto ricco di targhe che attestano le vittorie. «Di queste targhette, alcune in oro e altre no, applicate con il biadesivo, ne sono state staccate e sottratte precisamente dieci» fa sapere Ferretti. Inoltre sono sparite le monete per il caffè e l’acqua: in totale circa 30 o 40 euro.
Un magro bottino, che fa pensare più ad un atto di vandalismo. «Sono penetrati nella sede dalla finestra del bagno, spesso lasciata aperta dai ragazzi. Ma non hanno messo a soqquadro nulla. Tutto era in ordine». L’ipotesi più accreditata è che si sia trattato di qualcuno dell’entourage della Canottieri, che sapeva che il trofeo si trovava in sede. Forse qualcuno che nei giorni scorsi ha preso parte alla festa organizzata dalla Canottieri di Arolo e ha visitato la sede e fatto uso del bagno, o qualcuno residente nella zona e che gravita lì intorno.«Certamente non si tratta di uno dei nostri ragazzi. Ovviamente abbiamo sporto denuncia alle forze dell’ordine – ribadisce Ferretti – ma in cuor nostro speriamo che la persona che ha commesso questo stupido gesto d’inciviltà possa rendersi conto del danno soprattutto morale e restituisca le targhette».