Si avvicina la tanto sospirata balneabilità della spiaggia dell’ex pioppeto in località Sabbie d’Oro a Brebbia, sulle rive del lago Maggiore.
Le indagini sulla qualità delle acque effettuate periodicamente dalla Asl anche quest’anno hanno dato esito “sufficiente”: con la terza promozione consecutiva, l’estate 2015 potrebbe essere quella buona per iniziare a fare tuffi e nuotate nel lago. Un’ottima opportunità per lo sviluppo turistico di Brebbia, già meta privilegiata anche da turisti stranieri.
«Stiamo già lavorando con il demanio – spiega il sindaco – per portare dei servizi sulla spiaggia e renderla così attrattiva».
Un altro scoglio da superare, dopo quello della qualità delle acque del lago, è quello della collocazione dell’ex pioppeto, un’area di circa 11mila metri quadrati, e delle Sabbie d’Oro: la distanza dal centro di Brebbia e dai servizi che il paese offre. «La nostra idea – prosegue il primo cittadino – è indire un bando per dare in gestione a un privato questa bellissima area, perché la doti di quei servizi necessari per renderla fruibile. Penso a un bar-chiosco, alle sdraio e agli ombrelloni, a campi di beach volley, pedalò e servizi igienici, perché l’area sia attrattiva per i brebbiesi e per i turisti». Nel Pgt, il Comune ha previsto anche la possibilità che alcune zone vengano destinate a parcheggi.
La balneabilità della spiaggia porterà certamente maggiori turisti, ma non risolverà da sola il problema delle carenze, sul lato dell’offerta turistica, storicamente presenti sulla sponda lombarda del Maggiore.
Il sindaco ha una sua ricetta: «La nostra zona è bellissima ma ha un gap infrastrutturale che può essere colmato facendo rete: non solo tra Comuni vicini, come in parte stiamo già cercando di fare, ma anche con gli albergatori, vista la mancanza di posti letto, con i ristoratori e con tutte le associazioni presenti sul territorio».
A Brebbia le risorse non mancano: ci sono spiagge, sentieri immersi nella natura, ma anche la chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo, un autentico gioiello antico. «Fare rete significa anche provare a risolvere un altro grosso problema del nostro territorio: i trasporti. In vista di Expo bisogna migliorare i collegamenti, altrimenti i turisti ben difficilmente verranno da noi».
Mettere da parte i campanilismi e unire le forze, presentando un unico pacchetto turistico: «Un ruolo di coordinamento può averlo Agenda 21 Laghi: dobbiamo arrivare ad una promozione complessiva del territorio».
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