Sea tira dritto per la propria strada, non apre a una nuova trattativa con le organizzazioni sindacali dopo l’esito negativo del referendum e avvisa che saranno licenziamenti collettivi. La liquidazione di Sea Handling inizierà il 1 luglio.
Il consiglio di amministrazione di Sea spa, riunito ieri, ha preso atto dell’esito negativo del referendum indetto dai sindacati sull’ipotesi di accordo firmata da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ta, Flai Ts, Sinpa, Usb e da Sea Handling e Airport Handling. Accordo, scrive Sea in una nota, che «avrebbe garantito la permanenza delle attività di handling nel Gruppo, salvaguardando il bene primario dell’occupazione».
Nulla di fatto e allora avanti con l’iter della procedura di licenziamento collettivo prevista dalla legge. Non si arresta l’avvio di Airport Handling e per i 2214 dipendenti ci sarà il licenziamento.
Sea Handling, ieri, ha infatti comunicato ufficialmente all’Agenzia regionale per l’istruzione, la formazione e il lavoro (Arifl) la conclusione con esito negativo delle trattative tra azienda e sindacato. Il che significa che ci sono trenta giorni di tempo per presentarsi nella sede istituzionale e verificare lì se ci siano o meno le condizioni per un’altra chance.
Sea, dunque, non molla. Va avanti nella parte dell’azienda intransigente nonostante l’azionista di maggioranza, il Comune di Milano, nella persona del sindaco Giuliano Pisapia, abbia dichiarato di voler avere un ruolo nel trovare una soluzione che salvaguardi il posto di tutti i lavoratori. È allora probabile che la sede regionale, sede dell’istituzione, possa diventare il terreno “neutro” in cui tessere una nuova tela: i sindacati con in mano e nelle orecchie il volere dei lavoratori, da non tradire, e l’azienda alle prese con la volontà di un’azionista che non può certo permettersi di ritrovarsi 2214 persone per la strada, licenziate.
In ogni caso, la liquidazione di Sea Handling, deliberata dall’Assemblea degli azionisti il 9 giugno, inizierà come previsto il 1 luglio.
Il Cda ha dato mandato al presidente Pietro Modiano di «continuare nell’attuazione del progetto Airport Handling ponendo in essere tutti gli adempimenti necessari per rendere operativa la nuova società nella condizione di piena efficienza e sostenibilità economica, in coerenza con gli impegni assunti dal governo con la Commissione europea».
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