«Sui treni mettiamoci l’esercito»

Il presidio dei capotreno alle Nord dopo le ultime aggressioni non lascia indifferenti i pendolari. Rabbia e rassegnazione: «Non è un Paese civile quello in cui viaggiare è un incubo. Siamo impotenti»

– I varesini stanno con il capotreno di Milano aggredito a colpi di machete. Si stringono intorno alla capotreno insultata e spintonata dai rom. E chiedono a gran voce più sicurezza nelle stazioni e sui treni. Emerge dalle testimonianze raccolte ieri pomeriggio, alla stazione Nord di Varese, durante il presidio organizzato dal consigliere comunale supportato da Orizzonte Ideale, Lega Nord, Sovranità (costola di CasaPound che appoggia Matteo Salvini), il gruppo senior di Forza Italia e Fratelli d’Italia.
Sono le 17.30 e a manifestare ci sono circa 30 persone, tra cui tre assessori del comune di Varese (, e ).

I cittadini si definiscono «arrabbiati». passava di lì con il cane Rudy. Ha visto il manifesto con scritto «la sicurezza è un diritto» e il manichino decapitato con il cartello «Renzi ci fai perdere la testa» e ha deciso di fermarsi per dare manforte alla protesta. «Bisogna far qualcosa – dice – Stanno capitando troppi episodi di criminalità sul nostro territorio. Non è più tempo di pensare, bisogna agire».
Alcuni cittadini si mettono a disposizione per distribuire i volantini di Orizzonte Ideale che riportano le proposte per la sicurezza. Ovvero portare a Varese l’operazione strade sicure con i pattugliamenti dell’esercito, installare tornelli per impedire l’accesso a coloro che sono senza biglietto, aumentare il personale addetto alla vigilanza.