Tradate– Fernando Corrias, gestore del bar IV Novembre, sede della locale sezione dal partito di ultradestra Fiamma Tricolore, ha negato di aver qualcosa a che vedere con i manifesti di auguri al Duce che sono comparsi nei giorni scorsi sui muri di Tradate. Raggiunto telefonicamente ha liquidato rapidamente la questione: «Ho letto anche io l’articolo questa mattina sul giornale – ha detto – ma non ne so niente, non ho niente da dire».
Insomma, se nel 2011 era stato proprio lui a rivendicare con fierezza l’affissione, quest’anno il gesto compiuto dal fantomatico gruppo “Varese Ardita” si circonda di mistero, tant’è che ancora non è chiaro se l’affissione sia avvenuta con tutti i crismi della regolarità. Non è ancora stata data alcuna informazione ufficiale a riguardo, ma dalle prime indiscrezioni pare che l’affissione sia effettivamente stata richiesta con regolare permesso. Il procedimento viene gestito da una società esterna che non valuta il contenuto del manifesto, fatto salvo per le pubblicazioni dal contenuto osceno.
Intanto arriva anche la presa di posizione del Partito Democratico di Tradate, oggi principale forza di maggioranza: «Il ripetersi delle affissioni recanti gli auguri al duce a distanza di un anno non può che destare sconcerto e preoccupazione – scrive la sezione tradatese in una nota -. Abbiamo bene in mente che Tradate è una città democratica che rispetta i valori insiti nella Costituzione e non dimentica la privazione della libertà e l’assenza di giustizia che il ventennio fascista ha portato con sé,
oltre a una guerra, ai lutti che ne sono conseguiti e alle leggi razziali». E poi aggiungono: «Questo è dimostrato, per esempio, dall’apprezzamento che i cittadini hanno manifestato in gesti come l’esposizione della foto del Presidente della Repubblica in Comune il giorno dell’insediamento del nuovo Sindaco, nonché nella sentita partecipazione alle celebrazioni ufficiali del 2 giugno. Lo si vede anche dal comune sentimento di vergogna provocato da quell’affissione, il cui ripetersi a distanza di un anno è un doppio schiaffo alla società civile e a Tradate stessa». E sul gruppo “Varese Artdita” il Pd non usa mezzi termini: «è probabilmente composto da pochi e anacronistici individui che rappresentano un focolaio pericoloso che non può essere ignorato. Il Partito Democratico condanna il gesto e promette una sempre vigile attenzione per impedire il diffondersi di sentimenti fascisti, sempre e comunque nei limiti della legalità e del rispetto delle reciproche opinioni».
p.rossetti
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