La lacuale SP 69 sul Maggiore è al centro di reclami e di una raccolta a firme. A Cerro, piccola frazione di Laveno Mombello, è in corso una protesta che ha lo scopo di apportare maggior sicurezza sulla provinciale che attraversa l’abitato. Oggetto delle paure è il lungo rettilineo appena dopo il confine lavenese e percorso, come dicono residenti e villeggianti, da veri e propri missili su due e quattro ruote. «Le macchine escono da quella curva e accelerano senza curarsi della strettoia da lì a pochi metri sfrecciando sugli attraversamenti pedonali – dice una signora indicando il tratto di strada tra i muretti – Questa strada è pericolosissima».
Pericolosità contrastata anche da , il titolare dell’edicola e tabaccheria affacciata su via Fortino. L’edicolante ha deciso di mettere nero su bianco il malcontento. «Sono anni che assistiamo a situazioni altamente rischiose –dice- mi sono fatto portavoce del disagio e della paura di molti; così ho pensato ad una petizione scrivendo anche una lettera alle autorità competenti. Sui fogli campeggiano per ora 230 firme: la missiva è indirizzata al sindaco di Laveno , al Comando della Polizia Municipale, all’Ufficio Viabilità della Provincia di Varese e al prefetto . « Prima della curva verso Laveno il limite è 70 km/h ma sembra che tutti lo dimentichino, anzi, percorrono il rettilineo aumentano la velocità imprudentemente tra gli imbocchi laterali di via Sul Monte, via Buonarroti, Via Russolo e della pedonale De Ambrosis, in pieno centro abitato».
«Quello che proponiamo è un abbassamento del limite a 50 orari sul rettilineo e la possibilità di installare deterrenti come limitatori di velocità e una rotatoria, in modo da evitare qualche cosa di spiacevole – prosegue – non solo il senso di marcia da Laveno a Reno è percorso follemente, ma anche sull’ altro senso in leggera discesa si apre il gas. La domenica le moto sembrano in pista. Nel periodo estivo il luogo è frequentatissimo e già anni fa un doppio mortale sconvolse la zona. Nei fine settimana si assistono a troppi incidenti mancati –Alessandro Ferri prosegue- anche i mezzi pesanti sfrecciano qui davanti, ogni volta i basculanti della mia edicola tremano».
«Ho telefonato in Provincia e mi hanno detto che il loro intervento deve essere coadiuvato anche dal Comune, è il motivo della mia richiesta a tutti gli enti dopo aver sentito anche la polizia locale. Spero che le nostre richieste servano a migliorare la sicurezza».
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