– Ha tentato di dare fuoco alla moglie per poi appiccare un incendio all’interno del loro appartamento rischiando di mettere a rischio la vita di tutti i residenti del residence in via del Carro. L’uomo, un tunisino, è stato arrestato grazie al tempestivo intervento dei carabinieri di Busto Arsizio. L’accusa è di tentato omicidio e incendio doloso.
Il fatto è avvenuto nella notte a cavallo tra mercoledì e giovedì, intorno alle 4.30. Le vittime di questa terribile vicenda sono una donna italiana di 39 anni, il figlio minore di 10 anni e il nonno, padre della donna, di 68 anni. A scatenare questa assurda violenza, sembra essere stata la combinazione tra l’assunzione di sostanze stupefacenti da parte del tunisino e un banale dissidio avuto con la moglie. Così, alterato dalle droghe assunte, Abdelmlek Abdelhak, 54 anni, si è barricato in casa cospargendo con sostanza infiammabile, probabilmente dell’alcol, la donna e vari componenti d’arredo dell’abitazione.
In quel momento si trovavano in casa anche il figlio minore, 10anni, ed il padre della donna, 68enne, pensionato, residente a Varese ma da qualche tempo, nel periodo estivo, spesso domiciliato presso l’abitazione della figlia. Il secondo figlio della coppia, un ragazzo di 15 anni, al momento della follia del padre non era in casa perché in vacanza con alcuni parenti.
Il nordafricano ha appiccato l’incendio al mobilio ma grazie al tempestivo allarme dato proprio dal padre della donna al 112, i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile, sono prontamente intervenuti. Una volta viste le fiamme che avvolgevano l’appartamento, hanno sfondato la porta di ingresso traendo in salvo i componenti del nucleo familiare. I tre si erano rifugiati in cucina, ma hanno rischiato di rimanere intrappolati: la finestra infatti aveva delle inferriate che impedivano l’uscita. Nel frattempo il tunisino ha continuato a tentare in tutti i modi di dare fuoco alla moglie.
I carabinieri sono dovuti rientrare nell’abitazione avvolta dal fuoco per estrarre anche il responsabile e arrestarlo. L’uomo anche in quel momento ha opposto resistenza e, una volta bloccato, ha continuato a inveire contro la moglie e contro chiunque gli passasse al fianco, di fronte agli occhi increduli dei vicini di casa.
Gli stessi carabinieri, nel frattempo, supportati dalle altre pattuglie tempestivamente giunte in ausilio, a scopo precauzionale hanno provveduto a far evacuare i residenti dell’intero condominio, composto da otto appartamenti. L’incendio è stato poi domato dai vigili del fuoco di Varese e Busto Arsizio.
L’abitazione è stata posta sotto sequestro e risulta completamente inagibile a causa dei gravi danni prodotti dalle fiamme, mentre i rimanenti condomini, anch’essi scossi dalla brutta vicenda, sono stati fatti rientrare una volta che le condizioni di sicurezza sono state ripristinate.
I carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile hanno quindi svolto i necessari rilievi tecnico-scientifici utili all’inchiesta che verrà aperta. Il bimbo, la madre e il nonno, che presentavano lievi sintomi di intossicazione, sono stati accompagnati all’ospedale di Busto Arsizio per una verifica precauzionale ma sono stati dimessi già nella mattinata di ieri dopo senza alcuna prognosi.
Il tunisino invece, terminate le formalità di rito, è stato accompagnato nella casa circondariale di Busto Arsizio, dove è ora a disposizione dell’autorità giudiziaria.