La mia sorpresa nel ritrovare un po’ di Francia

Non abito a Varese e ieri sono venuta in centro con un’amica e mi sono stupita di vedere piazza Monte Grappa completamente coperta di tendoni: ho pensato subito a qualche manifestazione o qualche mercatino, ma non avrei pensato di poter trovare qui ricordi sepolti nella memoria. Tra i 25 e 30 anni ho vissuto nel dipartimento francese di Doubs, vicino al confine svizzero, poi sono tornata qui dai miei familiari. Ma lì ho lasciato un pezzo di cuore e di ricordi.

Mentre passeggiavo per il mercatino francese sono rimasta attratta dalla bancarella dei formaggi perché avevano anche il Morbier, tipico di quelle parti, che è un formaggio la cui particolarità uno strato di cenere a metà. Lo so è strano ritrovarsi a fantasticare con i ricordi solo per un pezzo di formaggio ma io, ieri, mi sono quasi commossa. Mi piacerebbe sempre più vedere promosse iniziative simili, fortemente concentrate sulle specialità di un luogo. Perché non far diventare la città (e la provincia) un’eccellenza nel far conoscere le culture degli altri Paesi?

Sara Bernese

Bellissima la sua lettera, gentilissima Sara. Pure noi, in questi giorni, ci siamo persi tra profumi e sapori, girando con una baguette croccante sottobraccio e andando in estasi davanti al banco dei formaggi. E dobbiamo dire che, qui a Varese, di occasioni simili ce ne sono sempre più spesso. Siamo in prima linea a puntare il dito contro le cose che non vanno. Stavolta, invece: «Mi dia un pezzo di Morbier, grazie».

Francesco Caielli