– È successo anche nelle ultime ore a Brebbia. La ex partner, classe 1948, le ha prese di santa ragione, finendo all’ospedale con venti giorni di prognosi. Ce l’ha spedita l’uomo, del 1946, che ora si trova in carcere ai Miogni di Varese e, dopo quello che è accaduto, dovrà rispondere delle accuse di maltrattamenti in famiglia.
L’uomo, peraltro, considerati i precedenti non avrebbe neppure dovuto trovarsi nella stessa casa con la ex moglie. Su di lui già pendeva un’ordinanza restrittiva da parte del tribunale.
I fatti si sono svolti nella tarda serata di sabato. Anziché trascorrere una serata tranquilla nella casa di Besozzo, in cui ora vive solo lei, è scoppiato il finimondo. Come spesso accade quando una relazione si interrompe per volontà di uno dei due, l’altro è davvero poco propenso ad accettare tutto ciò che ne consegue. Soprattutto se di mezzo ci sono anche dei figli.
Quello che è successo intorno alle 23.30 di sabato nel cuore di Brebbia non è ancora molto chiaro: ma, stando alle prime ricostruzioni investigative, per un futile motivo è scoppiato l’ennesimo litigio. Un alterco estremamente violento. La donna sarebbe stata presa a calci e pugni: l’ex partner le si è avventato contro colpendola ripetutamente.
Nella colluttazione ha riportato un politrauma che l’ha costretta alle cure mediche dell’ospedale di Cittiglio.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Besozzo che lo hanno arrestato. Hanno ricostruito la dinamica dei fatti e nel giro di pochissimi minuti, su disposizione della procura di Varese, lo hanno trasferito in carcere. La donna, ferita e molto turbata dagli eventi che l’hanno vista coinvolta, è stata sottoposta a tutti gli accertamenti medici necessari.