L’Aquila, 7 lug. (Apcom) – Il G8 delle violenze è iniziato: ma a Roma, non a L’Aquila. Gruppi di manifestanti no global si sono scontrati con le forze dell’ordine per le strade della Capitale, dove si sono visti i black block. Scene di guerriglia che hanno portato a 10 arresti e 26 fermi di polizia, come bilancio provvisorio. Si tratta di persone vicine alla Rete NoG8. Gli scontri si sono concentrati soprattutto in zona San Paolo, a seguito di un corteo non autorizzato partito da San Giovanni. Incendiati alcuni copertoni di auto in via Cilicia e sequestrate dalla Digos mazze, bastoni, fumoni e carrelli della spesa con pietre. Nove gli stranieri coinvolti negli scontri nella zona di Testaccio. La procura di Roma ha aperto un’inchiesta.
Protestano gli studenti di Roma Tre che denunciano di essere stati caricati dalla Gdf. Un corteo di circa 300 persone ha sfilato nei pressi della Sapienza per poi rientrare in sede. Un finto accampamento organizzato da una cinquantina di no global ha bloccato stamani il traffico nello svincolo della tangenziale est verso la A24 Roma-L’Aquila nei pressi del cimitero del Verano. Una blindatissima piazza Barberini ha accolto nel pomeriggio alcune migliaia di persone della Rete No-G8, che hanno protestato contro il G8. Nella via Veneto sono state montate delle alte griglie di metallo, che coprono in larghezza l’intero manto stradale, a difesa dell’ambasciata Usa.
Il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, rimanda al mittente le accuse di azioni intimidatorie dopo gli arresti per il G8 dell’università. “Ho letto che la Procura di Torino avrebbe emanato gli arresti su ordine del ministero – ha spiegato -: ovviamente è stata una decisione autonoma della Magistratura. Mi hanno sorpreso alcuni documenti dei collettivi che parlano di azioni intimidatorie: o questi studenti sono piuttosto ignoranti sul ruolo delle istituzioni, cosa possibile, oppure c’è un po’ di malizia”. E poi assicura che il Viminale “farà di tutto per impedire e prevenire incidenti e violenze”. “Garantiremo la libertà di manifestare – ha detto – ma in modo non violento: chi pensa di andare a un corteo con uno zaino pieno di biglie di ferro, con un estintore o con bastoni di legno sappia che noi faremo di tutto per
mpedirglielo”.
Tutta l’autostrada è sorvegliata dalle forze dell’ordine in attesa dell’arrivo delle prime delegazioni dei Paesi partecipanti al G8 previsto per stasera. Decine le auto di polizia e carabinieri lungo l’autostrada che collega Roma all’Aquila. tutti i ponti e i cavalcavia di statali e provinciali sono presidiati da carabinieri, polizia, guardia di finanza, esercito. Numerose le pattuglie in transito sulla A24 pronte a intervenire in caso di necessità. La zona rossa dell’Aquila è presidiata. Uomini in divisa anche per le campagne.
Sono 15mila gli uomini delle forze dell’ordine schierati per la sicurezza del G8, 2.500 i militari. Nei pressi della zona rossa sono sorvegliate le strade e chiusi negozi e locali nei pressi della caserma di Coppito. Imponente lo scudo aereo, con una batteria di missili Hawk, velivoli F16 ed elicotteri a sorvolare la zona. Unità cinofile dell’esercito assicureranno l’assenza di ordigni esplosivi. Sui cieli d’Abruzzo volerà anche un aereo radar senza pilota della Nato. Nei dintorni della sede della scuola della guardia di finanza di Coppito che ospiterà i grandi della terra il traffico è difficoltoso per via dei numerosi blocchi stradali.
A Pettino, sono stati fermati dai carabinieri cinque francesi sorpresi con mazze e bastoni in un furgone. Sono stati sorpresi nei pressi della zona rossa, denunciati a piede libero e convinti a lasciare il territorio. Secondo il prefetto dell’Aquila, Franco Gabrielli, è il “segno che il dispositivo di sicurezza funziona. Al momento non c’è nulla che faccia presagire a una organizzazione più vasta delle proteste. Per ora registriamo che manca una regia complessiva, ma non è escluso che altre persone, isolatamente, vogliano raggiungere la città per manifestare”. Il G8 dell’Aquila “non sarà un’altra Genova” e se proteste ci saranno “riteniamo che saranno veramente poca cosa”. Per Gabrielli “molte cose sono passate” dal G8 di Genova, c’e’ stata “anche una evoluzione all’interno dello stesso movimento no global. E il luogo in cui si svolge l’evento ha un qualche cosa di particolare: tutto questo fa oggi ritenere che le problematiche che hanno caratterizzato altri eventi non si ripeteranno, sicuramente nelle dimensioni”.
La terra intanto prosegue a tremare, portando paura nelle tendopoli. Lo sciame sismico nell’aquilano ha registrato cinque scosse, la piu’ forte all’1.09 del mattino di magnitudo 2.9, con epicentro nel distretto sismico dei ‘Monti Reatini’, tra i comuni di Borbona e Cittareale. In caso di scosse tra il 4 e il 4.5 della scala Richter e’ pronto il piano d’evacuazione dalla caserma di Coppito.
Gtz
© riproduzione riservata