Electrolux risponde a Whirlpool-Indesit

Si prospetta un autunno caldo sul fronte del mercato degli elettrodomestici, con la concorrenza sempre più agguerrita tra Whirlpool ed Electrolux, senza dimenticare le manovre asiatiche di Samsung molto interessata al mercato europeo.

Dopo che l’italiana Indesit è stata acquistata da Whirlpool, che ha il suo polo europeo strategico a Cassinetta, Electrolux ha controbattuto acquisendo per 3 miliardi e 300 milioni di dollari l’azienda americana General Electric.

Obiettivo dell’azienda svedese, che ha un amministratore delegato statunitense, è quella di guardare al mercato nordamericano, dove a condurre le danze c’è proprio Whirlpool. Il mercato americano, grazie alle politiche del presidente Obama a favore delle industria nazionale, sta crescendo di più di quello europeo. La politica obamiana ha reso certamente la vita più difficile sia ai coreani che ai cinesi; una concorrenza agguerrita che sia Whirlpool che Electrolux dovranno però fronteggiare in Europa.

Con l’acquisizione di General Electric, l’azienda svedese pareggia la quota di mercato, circa il 40%, detenuto dalla Whirlpool. La multinazionale americana che ha le sue sedi europee a Comerio e Cassinetta, con l’acquisizione di Indesit, ha deciso di puntare sui mercati Russia, Gran Bretagna e Italia, dove il marchio italiano è particolarmente forte. La definizione dell’acquisizione di Indesit da parte di Whirlpool verrà completata, come da accordi, entro il 31 dicembre di quest’anno.

Quali riflessi ci saranno sui lavoratori degli stabilimenti della provincia di Varese, alla luce delle inevitabili sovrapposizioni di prodotto, lo potrà svelare soltanto il piano industriale che però Whirlpool non ha ancora presentato. A seguire con grande attenzione l’evolversi delle vicende industriali è ovviamente il sindacato.

«L’acquisizione di Indesit ha fatto senz’altro fare un salto di qualità Whirlpool sul versante del mercato europeo – afferma Mario Ballante, segretario della Fim Cisl dei Laghi – le aggregazioni sono indispensabili per essere competitivi nelle fasi di crisi economica». Una mossa analoga da parte di un diretto concorrente come Electrolux era da aspettare. «È ovvio che gli altri non stanno a guardare – prosegue l’esponente della Fim – Whirlpool è comunque leader assoluto sul mercato americano ma nessuna posizione è garantita e ciascuno gioca le proprie carte».

Difficile fare previsioni su come finirà la sfida, a questo punto globale, tra la super Whirlpool e la super Electrolux. La multinazionale americana al suo interno sta già lavorando alla riorganizzazione interna in vista del definitivo passaggio di Indesit, che anzi potrebbe subire un’accelerazione.

Senza dimenticare la forte concorrenza di Samsung, che il sindacato guarda con timore. «Samsung non sarà facile da contrastare perché ha un grande vantaggio che è quello di produrre anche altro, come televisori e telefonini, che fanno da traino a tutti i prodotti del marchio» osserva Ballante, il quale rivolge un invito alla politica locale, in vista soprattutto delle prossime elezioni provinciali. «Non si discuta solo di nomi ma anche di politiche industriali per il nostro territorio – conclude il segretario della Fim – si deve partire dalla provincia di Varese, con strategie di sostegno all’industria, senza dimenticare di volgere lo sguardo oltre i nostri confini, attraverso strategie di lungo respiro, perché la sfida da giocare è mondiale».

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