«Un bambino in ospedale è innanzi tutto un bambino». Questo il motto con cui sabato tornano in piazza Repubblica il Ponte del sorriso e Aguav (associazione genitori e utenti dell’AudioVestibologia), assieme a Cuorieroi per bambini eroi, per la raccolta firme «Difendiamo l’ospedale dei bambini».
La petizione ha già migliaia di sottoscrizioni: «Chiediamo con spirito collaborativo che l’Ospedale Del Ponte venga sviluppato per essere davvero un polo materno infantile e non l’appendice di un ospedale per adulti», spiega Emanuela Crivellaro, portavoce del Ponte del sorriso. Il cuore della petizione è semplice: i bambini in ospedale necessitano di personale dedicato e di strutture adeguate. Lo dice il piano sanitario nazionale quando definisce l’area pediatrica come quella che si prende cura delle malattie del bambino e quando valorizza l’importante
ruolo degli ospedali pediatrici come punti di riferimento per le patologie infantili. «Il concetto è ribadito nel Patto della salute che punta sull’umanizzazione delle cure in area pediatrica, dogma presente anche nelle Carte Internazionali», scrivono le associazioni. A creare allarme è il nuovo piano di organizzazione aziendale dell’Asst dei Sette Laghi, che ricondurrebbe diverse specialità pediatriche dell’Ospedale Del Ponte all’interno dei dipartimenti di specialità del Circolo. «Le specialità pediatriche possono anche partire dai reparti degli adulti per passione e predisposizione di qualche medico, ma una volta raggiunto un certo grado di specializzazione, devono confluire nell’area pediatrica, e non viceversa come succederebbe alla Cardiologia Pediatrica, nata direttamente al Del Ponte», spiega la Crivellaro, preoccupata anche per il prospettato ridimensionamento dell’Urologia pediatrica, che cura una delle più frequenti patologie infantili, o l’Audiovestibologia, primo centro in Italia per la cura della sordità sia infantile che per adulti. La raccolta firme per difendere l’Ospedale dei bambini avverrà dalle 10 alle 18 accanto all’edicola di piazza Repubblica.