Il mate, o yerba mate, chiamato anche erva mate o cimarrón, è un prodotto originario di paesi come Argentina, Brasile e Paraguay, e definisce sia la pianta – erba mate in italiano – sia il tè che se ne prepara che il contenitore tradizionale, una specie di piccola zucca, dove lo stesso mate viene bevuto. La yerba mate si acquista in sacchetti di vario peso, sottoforma di foglioline verdi essiccate triturate, spesso quasi ridotte in polvere, presso i supermercati più forniti, negozietti etnici o rivenditori di prodotti naturali e biologici o del commercio equo e solidale. Un sacchetto di yerba mate da 200 grammi, proveniente da agricoltura biologica, sostenibile e controllata, costa all’incirca 5 euro, ma si trova anche a meno. Viene venduta anche in bustine già pronte o sotto forma di integratori.
Le proprietà connesse alle sostanze contenute nel mate – polifenoli, caffeina, teobromina, tannini, minerali come il potassio, vitamina C, alcune del gruppo B e la vitamina J o colina – lo rendono un prodotto davvero benefico: è antiossidante, ha effetto diuretico e depurativo, stimola il sistema nervoso ed è un tonico per la mente e per l’attività cerebrale, nonchè per l’organismo convalescente; infine favorisce la digestione incrementa il senso di sazietà, aiutando il metabolismo nel suo lavoro. Proprio questa ultima caratteristica lo rende un alimento prezioso per le diete dimagranti e brucia-grassi, ma anche per chi ha bisogno di ridurre la presenza del colesterolo cattivo nel sangue.
Il tè di yerba mate è tradizionalmente indicato per gli sportivi, che prima e dopo l’attività necessitano di una fonte di pronta energia. Il mix di caffeina, sali minerali e vitamine rende il mate un buon “integratore” anche per che vive un periodo di particolare stress psicofisico. La buona concentrazione di caffeina ne ha fatto di recente uno degli infusi più consigliati a chi sta seguendo un programma dimagrante. Il mate ha dimostrato di essere in grado di stimolare il metabolismo. Le proprietà energizzanti del mate, dovute perlopiù all’elevata concentrazione di caffeina, sono piuttosto diverse da quelle offerte dal caffè. La caffeina del mate è a lento rilascio: questa caratteristica si traduce in un effetto stimolante anche a medio-lungo termine e in una maggiore tollerabilità della bevanda. La tisana di mate, in genere, potrebbe essere consumata senza fastidi anche da chi soffre di bruciori di stomaco.
Per preparare un buon tè mate bisognerebbe seguire ciò che indica la tradizione: usare gli appositi contenitori mate, in ceramica, legno o realizzati con una piccola zucca svuotata, la “bombilla”, ovvero la cannuccia di metallo, e le foglie secche lasciate dentro la tazza mentre si beve.
Ma per non rischiare di impolverarci la bocca e per semplificare il tutto, ci accontenteremo di semplici tazze da tè, un colino e acqua calda. Si procede riempiendo il contenitore prescelto per 3/4 con l’erba, quindi vi si versa l’acqua a circa 70°/80°C e si lascia il tutto in infusione per un paio di minuti circa, prima di filtrare e bere. Per renderlo ancora più gustoso, si può aggiungere la scorza di un’arancia o una fettina di lime o limone, del resto anche ogni paese sudamericano lo consuma in modo differente.
Potenzialmente è controindicato per chi soffre di ipertensione e disturbi cardiaci, per questo, soprattutto in casi particolari, è sempre bene sentire il parere di uno specialista prima di assumerlo.