Prendete il teatro, quel luogo magico dove succedono cose incredibili, aggiungeteci 60 ragazzi straordinari, mescolate il tutto con una bella dose di solidarietà e infine spruzzateci sopra una cascata di brillantina: ecco a voi “GreaseLand – Un mondo che brilla…”, il nuovo progetto artistico della Cooperativa Sociale “Il Granello”.
A partire da domenica 30 ottobre, i ragazzi della cooperativa di Cislago animeranno i palchi, le piazze e gli auditorium della provincia, portando in scena il loro ultimo spettacolo. La prima sarà al Teatro Giuditta Pasta di Saronno e sarà qualcosa di speciale.
Lo spettacolo, che vede impegnati circa 60 ragazzi disabili e 15 volontari, sarà infatti dedicato alle attività della Ong Dalit, che da anni opera in Bangladesh in difesa dei “fuori casta”. Fondata nel 1998 da Lino Swopon Das, Dalit, si occupa da anni delle condizioni di vita della fascia più umile e vessata della popolazione bengalese, i “fuori casta” appunto, e in particolare dei disabili e delle bambine.
In questo paese, la disabilità viene infatti vista come una maledizione di Dio, una punizione per i peccati commessi dai genitori. È tristemente facile immaginare in quali drammatiche condizioni si ritrovino a vivere circa 16 milioni di ragazzi, davvero poco fortunati.
Le bimbe “fuori casta”, invece, vivono con frequenza il dramma della prostituzione, vendute dalle loro famiglie per 50 euro, o ancora, finiscono per diventare spose-bambine, con tutto l’orrore che ne consegue. Però alle volte accade che due associazioni di volontariato si incontrino e decidano di compiere una parte di cammino insieme, ed è così che nasce la serata dei ragazzi de “Il Granello” per quelli di Dalit.
Per la compagnia teatrale formata da questi splendidi ragazzi disabili si tratta del quarto anno di attività, con tanti spettacoli già all’attivo e una nuova tournée tutta da vivere.
Dopo “Pinocchio” e “Il Piccolo Principe” quest’anno tocca a un musical celeberrimo, “Grease”, rivisitato in maniera del tutto originale. I ragazzi propongono infatti uno spettacolo con parti dialettali e personaggi inventati e mettono insieme qualcosa di unico, come unica è la loro generosità.
«Andiamo dovunque ci chiamino, con ingresso libero e offerta a cappello», ci ha spiegato il responsabile dei servizi educativi, Luca Landolfi. «I costumi sono stati realizzati dai genitori dei nostri ragazzi con materiali regalatici dalle aziende del territorio e lo spettacolo va in scena grazie al sostegno del service “Idee musicali”, che ci accompagna da anni. A loro tutti va un ringraziamento di cuore, come un grazie lo merita Silvia Mella, che ha riadattato per noi il testo di Grease».
Volontariato nel volontariato, dunque, solidarietà nella solidarietà, e una lezione per tutti: perché se talvolta si può essere aiutati, talvolta è bello anche poter essere di aiuto per chi ne ha più bisogno.