Sarà eseguito oggi l’esame autoptico sul corpo di Cesare Miali, il 21enne morto nella notte tra sabato e domenica Cuvio in seguito a un drammatico incidente stradale.
Intanto si lavora per chiarire con esattezza l’accaduto. Il pubblico ministero ha dato piena delega ai carabinieri di Luino per definire fatti e responsabilità. Emergono, nelle ore successive alla tragica scomparsa del ragazzo, alcuni dettagli.
Miali pare non avesse la cintura di sicurezza allacciata nel momento in cui la sua Nissan Micra si è schiantata contro un muro di cinta in via XX Settembre. Sulla Micra viaggiavano in tutto sei persone: stando a una prima ricostruzione, Miali aveva cenato con amici ad Arcumeggia, salvo poi spostarsi a Laveno per continuare la serata. Sino a quel momento sulla vettura viaggiava un numero regolare di persone: un sesto ragazzo avrebbe chiesto un passaggio a fine serata. Miali avrebbe inizialmente detto no per evitare trasgressioni al codice della strada. Poi si sarebbe fatto convincere dallo spirito goliardico del momento.
Altro dettaglio: uno dei cinque ragazzi che viaggiavano in auto con il 21enne era in possesso di una modica quantità di marijuana. Nessun provvedimento è stato preso nei suoi confronti: la dose giustificava l’uso personale. Ma potrebbe essere per tutta questa serie di cose che Miali ha deciso di accelerare e scartare bruscamente l’auto che aveva davanti, alla vista della pattuglia dei carabinieri incrociata in via Vittorio Veneto.
L’inchiesta in ogni caso è tuttora in corso. L’autopsia, in seno alla quale i familiari del ragazzo hanno nominato un consulente di parte, potrebbe chiudere il cerchio chiarendo altri aspetti della vicenda.
© riproduzione riservata