Auguri a Varese che festeggia il patrono con il folk lombardo per i suoi 200 anni. Chi ieri è passato per il centro città si è goduto una giornata piena e festosa grazie ai tanti appuntamenti realizzati dalla Famiglia Bosina in collaborazione col Comune di Varese.
Pioggia di premi a Palazzo Estense: dalla Girometta d’Oro, per chi tiene alto il nome della città in ogni campo, assegnata ai fondatori di Elmec alla benemerenza dei Maestri del Lavoro per Aldo Steffenini che, impegnato nel settore aeronautico ha detto: «È il frutto della sintesi della mia vita lavorativa che continua tutt’ora». Per arrivare a questi risultati bisogna : “metter l’etica al primo posto, non darsi per vinti, sapere che ogni scelta potrebbe essere l’ultima
e, infine, trattare le persone come dono inestimabile”. Tra le autorità presenti c’era anche il governatore della Lombardia Roberto Maroni, già insignito della Girometta d’oro nel 2010, quand’era ministro dell’Interno. «Per chi la riceve – ha spiegato – ed è un varesino o varesotto come me, è più importante del premio Nobel, perché riguarda il posto in cui vivi e perché sono i tuoi a tributartelo. Siccome “nemo profeta in patria” vale anche doppio e io sono orgoglioso di averlo ricevuto senza grandi meriti, se non quello di lavorare per il territorio».
«Ci vogliono grande passione, pazienza e costanza» ha spiegato, invece, Anna Rosa Gervasini, titolare della piccola drogheria di piazza Beccaria, ritirando il premio per i commercianti storici.
«Da 25 anni porto avanti da sola l’attività, coi clienti si è creato un rapporto di amicizia e si percepisce anche l’utilità del servizio». Premiato anche l’ingegner Buzzi Ferraris, discendente di quel Galileo che dà il nome al liceo scientifico di Varese, nonché scopritore del campo magnetico rotante, che ha rivoluzionato la realizzazione dei motori.
Al termine della cerimonia in Comune, il corteo storico aperto dagli sbandieratori è partito alla volta della basilica per la messa in onore del patrono. In piazza san Vittore sono arrivati i tedofori con la fiaccola che toccato, in 45 km, i luoghi più rappresentativi della città. Il sindaco uscente, Attilio Fontana, l’ha consegna simbolicamente al prevosto per il rito del faro, un pallone di bambagia acceso che ricorda il martirio del patrono. Al termine della funzione, durante le esibizioni per la festa del folklore Lombardo, è arrivata persino l’incursione di Matteo Salvini. «Da milanese rispetto San Vittore – ha raccontato scherzando -. Oggi ci imbeviamo di area varesotta e varesina» ha concluso il segretario nazionale della Lega cui i gruppi folk hanno riservato abbracci e canti tradizionali.
E sono stati proprio loro i protagonisti di un pomeriggio colorato e irripetibile per la festa che ha raccolto gruppi dalle della regione «nata nei 200 anni per l’elevazione di Varese a città – spiega soddisfatto l’assessore al marketing territoriale, Sergio Ghiringhelli – ma ci piacerebbe iniziare un ciclo e magari un festival legato al folk a livello nazionale pensato per i più piccoli. Ha avuto un successo incredibile e con un alto gradimento della gente. Ha portato, non solo canti e balli, ma anche la nostra cultura, i mestieri e il nostro modo di vivere. Non è un organizzazione facile, ma vale la pena». In conclusione di giornata la famiglia Bosina, con il quotidiano La Provincia di Varese, ha premiato Emanuela Solimeno, come mamma dell’anno 2015, per essersi fatta promotrice della realizzazione di un parco inclusivo a Malnate, un’area priva di barriere architettoniche per far giocare insieme bambini con ogni tipo di abilità.