Quando il vento soffiò a 83 km/h. Non a Trieste ma a Induno

I segreti del meteo - Il nostro fotografo Stefano Benvegnù e la sua passione a portata di tutti

– Il meteo non è argomento per pochi eletti. Ha riscosso successo infatti la serata promossa dal nostro fotografo , meteorologo per passione, che venerdì sera ad Induno Olona ha raccontato fenomeni e stranezze del clima nostrano, in particolar modo indunese.
La Sala Bergamaschi si è riempita di curiosi, di appassionati, di amici, di persone che comunque hanno avuto il piacere di ascoltare Stefano e di condividere con lui una serata diversa. E proprio al nostro Stefano chiediamo un resoconto di questo dibattito: «Anzitutto

ringrazio l’assessore Redaelli e tutto il Comune di Induno per l’opportunità. Ho visto la sala piena di tanti curiosi, è stato un incontro molto bello, positivo, curioso. C’è stato dibattito, ci sono state domande, alcune anche molto strane. Ad esempio: perché non installare un impianto eolico ad Induno? É chiaro che non ci sono le condizioni ventose per farlo. Però fa parte del gioco, della curiosità, della voglia di conoscere. Io ho avuto modo di trasmettere la mia passione per la meteo nei dati che ho documentato a chi era in sala. E ce ne sono molti di interessanti».

Uno degli argomenti più intriganti, infatti, riguardava le minime e le massime registrate ad Induno Olona negli ultimi anni. E, come ci racconta ora Stefano, c’è di che sorprendersi: «Vi riporto alcuni dati che ho avuto modo di rilevare con la mia strumentazione. La temperatura minima registrata ad Induno negli ultimi anni è il -12.1° del 18 dicembre 2009, mentre il picco più alto risale a non molto tempo fa: i 35.4° del 21 luglio 2015, durante la torrida estate scorsa. Oppure il vento: la raffica più forte è stata rilevata l’11 novembre 2013, quando il vento soffiava a 83 chilometri orari, delle correnti di Favonio».
Uno spazio molto importante nei discorsi lo ha avuto la pioggia, grazie anche all’intervento finale della Protezione Civile di Induno Olona nella persona di : «Assieme alla Protezione Civile -spiega Stefano- abbiamo approfondito il discorso sull’alluvione lampo del 15 luglio 2009: nel loro intervento, ci hanno aiutato per tutto ciò che riguarda della prevenzione per disastri del genere. Perché quel giorno caddero 156 millimetri di pioggia in tre ore e mezza, e comunque bisogna attrezzarsi prima affinché queste piogge torrenziali non creino allagamenti. E, sempre parlando di pioggia, ci sono anche in questo caso delle statistiche da segnalare: l’anno più piovoso ad Induno tra quelli rilevati è stato il 2014, con 2213 millimetri totali, 483 solo nel mese di novembre 2014».

Stefano ci saluta con una piccola speranza: «Ho avuto modo di parlare con l’assessore , e mi ha lanciato l’idea di estendere questa mia passione per il meteo alle classi delle scuole medie di Induno nel prossimo anno scolastico».
Un progetto davvero speciale. Non resta che augurare a Stefano, e ai ragazzi, che diventi realtà.n