Grazie al suo curriculum criminale aveva risalito la scala gerarchica e si era guadagnato il ruolo di “palabrero”, «capo, promotore e organizzatore» della gang. Dal giugno 2014 aveva infatti il potere di decidere, secondo le accuse, «le affiliazioni alla banda, le quote da pagare per la cassa comune, le spedizioni punitive da consumare e le punizioni da infliggere agli altri associati». Un percorso che, infine, lo ha portato in carcere. Il giovane, nato il 10 gennaio 1985 in El Salvador e domiciliato in un appartamento in via Crispi a Varese, è stato arrestato ieri nell’ambito di un’operazione della Squadra mobile di Milano contro la “pandilla” Barrio 18, insieme ad altri connazionali accusati di associazione a delinquere e a vario titolo di tentato omicidio, spaccio di marijuana e hashish, rapine, possesso di armi e altri reati.
Il capo dei “Latinos” viveva a Varese
23 Set 2015
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Tra i 15 arrestati dalla questura di Milano c’è Victor Leonel Martinez Rodriguez: abitava in via Crispi. Nella banda era soprannominato “palabrero”, a lui erano affidate le affiliazioni e le spedizioni punitive