Era stato lo stesso museo di Volandia, attraverso un comunicato stampa, ad ammettere che l’aereo che si prepareranno a ospitare non si tratta di quello che ha portato in Italia la Coppa del Mondo, ma del suo gemello (i due aerei sono identici). «Il DC-9 che arriverà – ci fanno sapere dal museo – è un gemello di quello dei mondiali, e noi siamo felicissimi di ospitarlo. Per noi si tratta di un vero pezzo di storia del paese,
che nella sua storia ha trasportato personalità importanti, dal Santo Padre fino ad alcuni dei nostri Presidenti della Repubblica. Per noi, il fatto che non si tratti dell’aereo immortalato nella fotografia con la coppa, non cambia nulla: il nostro CdA ha deliberato la spesa per portarlo qui e la macchina si è messa in moto: quando li DC-9 arriverà a Volandia lo accoglieremo con una grande festa».
L’aereo dovrebbe arrivare tra la fine di maggio e l’inizio di giugno: l’intenzione del museo è quella di ricreare la scena della partita di scopone immortalata nella celebre foto (che è stata scattata, lo ricordiamo, su un altro aereo che è stato demolito) con delle statue di cera a raffigurare i quattro partecipanti.
La risposta di Maroni
La risposta del museo Volandia
La storia del DC-9 e del suo gemello
L’editoriale del nostro Francesco Caielli