Una cicogna sul lago Maggiore, ma questa volta la fauna non c’entra niente. È il nuovo servizio cui il Comune di Angera ha iniziato a pensare per valorizzare il territorio, in particolare il proprio ospedale, e per potenziare il legame con l’altra sponda del Verbano.
Per il momento si tratta solo di un’idea, di un progetto allo stato embrionale già ribattezzato “battello rosa” tra i corridoi del palazzo comunale. In sostanza, si vogliono favorire, offrendo loro un’imbarcazione a chiamata, le mamme di Arona che volessero partorire all’ospedale di Angera, facendosi seguire nei nove mesi di gestazione dagli specialisti della ginecologia del presidio angerese.
Sarebbe un servizio in più per chi vive dall’altra parte del lago Maggiore, ma allo stesso tempo sarebbe anche un modo intelligente per dare ancora più lustro all’ospedale cittadino. «Per il momento – ribadisce il sindaco di Angera, – siamo solo allo stato iniziale. Abbiamo iniziato a pensarci perché potrebbe essere una buona opportunità, soprattutto per le mamme della zona di Arona che volessero intraprendere questo tipo di percorso».
Il lago, infatti, non deve essere punto di divisione, ma secondo l’amministrazione deve essere visto come un valore aggiunto: «L’obiettivo – aggiunge il primo cittadino – è creare sinergie tra le due sponde in modo da costruire una grande “città del lago Maggiore”».
Il “battello rosa” potrebbe essere il punto di partenza per mille altre iniziative che facciano da collante tra Angera e Arona.
«Di progetti comuni e di idee – sottolinea il sindaco – ce ne sono già in ballo diversi. Quando ci incontreremo di nuovo coglieremo l’occasione per parlarne in modo più approfondito. Per il momento si tratta solo di progetti embrionali, ma credo possano essere iniziative interessanti per entrambi. Un modo per sentirsi più vicini. Dopotutto stiamo parlando di una distanza in linea d’aria di 800 metri, che sarebbero coperti con facilità».
«Si tratta di capire in che modo è possibile portare avanti il progetto, le modalità e tutto il resto. Per chi si trova ad Arona l’ospedale più vicino è quello di Borgomanero, che non è proprio comodissimo. Studiare una soluzione attraverso il lago potrebbe essere positivo per tutti», chiosa Paladini Molgora.
In passato si era parlato della possibilità di sviluppare le corse notturne di un battello a chiamata per i ragazzi che vanno in discoteca ad Arona, ma poi non se n’è fatto più nulla. Ora si riparte con l’ipotesi del battello per le donne incinte.
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