È vero, il miglior modo per tirarsi su è tornare sul ghiaccio. E soprattutto vincere un derby, in rimonta alla grandissima contro Chiavenna, per ricordare un amico ed un compagno. Da ieri sera, la maglia numero 57 di protegge il Palalbani dall’alto, ed i suoi compagni lo onorano al meglio con una vittoria di gran cuore.
Tutta la famiglia giallonera si è stretta prima del match in una cerimonia struggente, emozionante, per ricordare Marco, un amico, un fratello, un figlio di questo palaghiaccio e di questa città. Le oltre cinquecento persone assiepate tra curva e tribuna non hanno battuto ciglio, si sono raccolte in un silenzio di ricordo e di rispetto. Tra loro c’erano anche i Gorillas, i compagni di squadra di , che è morto assieme a Marco in quel maledetto 25 agosto a Nardò.
Oltre a loro, anche una delegazione dell’Hockey Como e della Milano Rossoblu, a Varese per partecipare al ricordo di Marco. Perché si è avversari leali sul ghiaccio, ma amici nella vita. I Mastini entrano in campo, e lo speaker li presenta tutti con il numero 57, il numero di Marco. Dalle tribune nasce un applauso spontaneo, che accompagna l’ingresso in campo dei gialloneri. Su un tappeto rosso in mezzo al campo viene appoggiata la gigantografia della maglia 57 di Marco Fiori. Il capitanofa il suo ingresso sul ghiaccio con in mano la maglia del compagno di squadra, e la porge a
, che la indossa, come se Marco fosse lì. Sono momenti toccanti, di ricordo e di lacrime che se ne vanno incontrollabili. La gigantografia viene firmata da tutta la squadra ed issata in cima al Palalbani. Sul ghiaccio ci sono anche la madre e la sorella , abbracciate a Maurizio e a tutto il popolo giallonero.