Washington, 10 lug. (Apcom) – Venti violenti e forti turbolenze furono all’origine dell’incidente aereo costato la vita all’avventuriero e miliardario americano Steve Fossett, secondo le conclusioni raggiunte dall’organismo federale incaricato dell’inchiesta.
Steve Fossett scomparve nel settembre 2007 dopo essere decollato a bordo di un ultraleggero dalla pista del suo ranch nel Nevada. Non aveva comunicato il piano di volo e non era rientrato dopo le tre ore previste. La scocca del suo aereo – un Bellanca 8KCAB-180, monomotore biposto denominato “Super
Decathlon” – venne ritrovata il primo ottobre 2008 a circa 3.000 metri d’altezza in una regione remota ed isolata della Sierra Nevada, in California.
L’incidente è avvenuto “dopo un improvviso impatto con venti discendenti che hanno impedito al velivolo di alzarsi”, ha indicato la National Transport Safety Board (NTSB). Oltre ai venti discendenti, che hanno creato delle sacche d’aria capaci di far perdere quota improvvisamente a un aereo e che creano turbolenze, anche l’altitudine alla quale si trovava l’apparecchio e il fatto che viaggiasse in una zona montuosa, contribuirono a far perdere a Steve Fossett il controllo dell’aereo.
Steve Fossett era sopravvissuto alla caduta da 9mila metri d’altezza del suo pallone aerostatico al largo dell’Australia.
Fcs
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