09 Feb 2013
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VARESE «Ballare e non graffitare è una cosa da imparare». E così la Famiglia Bosina, in collaborazione con il Comune di Varese, organizza per venerdì sera una festa in maschera, con inizio a partire dalle 20.30. «Abbiamo pensato di fare questo evento per dare un’alternativa ai giovani rispetto a scribacchiare e a graffitare i muri della città» ha detto Loris Baraldi nei panni di Pin Girometta. La festa, ad ingresso gratuito, potrà ospitare centinaia di giovani dai 15 anni in su.
Unico requisito: il travestimento in maschera. Di contro, per chi verrà trovato in giro in possesso di bombolette spray saranno guai seri.
Ma veniamo con ordine agli appuntamenti del carnevale bosino che è incominciato oggi, con la consegna delle chiavi della città al Re Bosino Natale Gorini. Giovedì grasso è dedicato alla solidarietà, con eventi per gli ospiti del centro diurno disabili Anaconda e per i bimbi del reparto di pediatria dell’ospedale del Ponte. Venerdì, alle 14, all’Ata Hotel di via Albani, sfilata in maschera dei bimbi con la premiazione «Mascherina Famiglia Bosina». Tutto sulle note di Palina Dance, la merenda sarà da leccarsi i baffi.
Il clou degli appuntamenti sarà sabato, con la grande sfilata per le vie del centro di Varese. Quest’anno ci saranno 18 carri e otto gruppi mascherati. Tra i più originali spicca quello di Velate giocato sulla vita in fabbrica: ci sarà persino una sirena vera di quelle che chiamano gli operai al lavoro. Pochi i carri satirici. A grande richiesta torneranno le maschere veneziane di Induno Olona assenti da due anni. Immancabili le brasiliane in costume.
In piazza scenderanno anche i fantasmi, forse scappati dal cimitero di Viggiù.
La sfilata dei carri si concluderà alle 16.30 in piazza Repubblica. Il Re Bosino premierà i vincitori e terrà l’annuale discorso (attese frecciatine sul Pgt). Poi tutti i varesini si lanceranno in danze sfrenate a ritmo di samba. Gran finale in compagnia dei Balòss della Varesina, musica, vin brulé e zucchero filato per i bimbi. A. Mor.
s.bartolini
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