Tradate, ecco Uslenghi “Mi candido a sindaco”

TRADATE Carlo Uslenghi scioglie le riserve e, dopo le voci che lo volevano fuori dalla scena politica, annuncia che ci sarà anche per la prossima tornata elettorale. «La situazione del Comune di Tradate è grave non essendoci possibilità di investimenti, di assunzioni, con un debito (società partecipata compresa) molto alto – ha detto -. Di fronte a ciò, vista la mia esperienza istituzionale, ho dato la disponibilità ad essere candidato alla carica di sindaco in rappresentanza della lista civica Città

Nuova».
Una disponibilità che arriva in un momento complicato per Tradate, un momento che richiede «consapevolezza, conoscenza, rigore, condivisione delle importanti scelte, tra queste il Pgt, finito in qualche cassetto e saper affrontare il problema della chiusura anticipata della Seprio Patrimonio Servzi per mettere lavori pubblici, forniture di beni e servizi sul libero mercato a mezzo gare ad evidenza pubblica». Una candidatura che non chiude le porte a possibili alleati: «La lista civica è di area indipendente, ciò non toglie il dialogo, il confronto, la collaborazione con tutte le altre liste». La lista Città Nuova si sta ricostituendo proprio in queste settimane, con un comitato promotore formato da sostenitori esterni, da nuovi componenti e da alcuni componenti presenti nella passata tornata elettorale. «Per la prima volta le forze politiche locali non saranno chiamate a definirsi meglio di altre, ma a proporre il meglio delle loro proposte, per affrontare l’attuale contesto politico locale carico di criticità e di problemi che non saranno di facile soluzione. Tutti saranno chiamati a collaborare a livello istituzionale per superare enormi difficoltà finanziarie che già si annunciano all’orizzonte, a trovare ragionevoli e intelligenti intese per offrire standard qualitativi di efficienza dei servizi a tutti i cittadini, penso ai servizi sociali e alla scuola, alle infrastrutture e ai servizi urbani, per il bene di tutta la città. Per tutto ciò sono di nuovo impegnato».

b.melazzini

© riproduzione riservata