Psicosi, furti e silenzi a Giubiano. Giallo sui biondi che forzano il box

Paura nel quartiere di Varese dopo l’episodio del ladri acrobati di giovedì 10 dicembre. Sconforto dei negozianti e delle persone del rione varesino

– Nessuno, a Giubiano, ha voglia di parlare. Nessuno racconta di aver notato qualcosa di sospetto giovedì sera, quando ladri acrobati si sono arrampicati sui balconi di una palazzina in via Buonarroti per introdursi in una abitazione, dove hanno messo a segno un furto prima di essere messi in fuga dalla polizia di Stato.
Unico indizio: avrebbero destato curiosità in queste settimane alcuni individui mai visti prima, con i capelli biondi.
«Chi

sono quelle persone? Perché si aggirano nel rione?» si domanda la gente.
Molto singolare anche un furto avvenuto qualche giorno fa in via Buonarroti, dove i soliti ignoti si sono introdotti in un garage rubando solo le chiavi del cancello della palazzina.
Per farsene cosa? Stavano, forse, pianificando un furto? Una signora, alla richiesta di commentare i furti nel rione, chiude velocemente il portone di casa, dicendo: «penso tutto il male possibile di quello che sta accadendo a Giubiano».
C’è chi, a fronte dell’ennesima ondata di furti, chiede l’esercito in città. Altri ne fanno una questione sociale: «il problema è che c’è tanta gente che non lavora e che ha fame, da qualche parte i soldi se li deve procurare».
Il problema della sicurezza è particolarmente sentito in piazza Biroldi, che si trova nello stesso isolato di via Buonarroti. Lì in molti si sono trovati il portafoglio sfilato dalla tasca dei pantaloni. Un negoziante, qualche mese fa, ha sbobinato il filmato registrato dalle telecamere di sicurezza interne al suo negozio e ha visto un ladro rubare il portafoglio a un cliente. «Il ladro è entrato una prima volta e si è guardato in giro. Poi è uscito ed è rientrato deciso a mettere a segno il furto» spiega il negoziante, precisando che il furfante è stato poi fermato dalle forze dell’ordine. Da parte delle persone c’è molto sconforto. Soprattutto le negozianti hanno paura a rimanere sole nell’orario di chiusura perché, quando è buio, la piazza diventa un ricettacolo di «brutti ceffi».
Come mai tanti furti proprio a Giubiano? Nessuno ha una risposta precisa, ma c’è chi ritiene che nel rione abitino parecchi anziani che percepiscono una buona pensione e che possono essere svaligiati dai ladri senza correre grossi rischi. Furti facili, quindi.
Che diventano ancora più semplici quando a essere passate al setaccio sono abitazioni che rimangono vuote tutto il giorno e che si trovano in palazzine che, a loro volta, sono quasi completamente disabitate dal mattino alla sera.
Ma c’è anche chi sostiene che ormai in Italia sia facile colpire ovunque, dal momento che in casa le persone non possono difendersi e che i delinquenti, in molti casi, vengono rilasciati subito dopo essere stati identificati.
A vigilare sui rioni della città ci sono due pattuglie di circoscrizione dei vigili. «Vorremmo che passassero più forze dell’ordine per le nostre strade» è il grido degli abitanti di Giubiano, che si sentono abbandonati. E ancora: «bene che i vigili passino a mettere le multe, ma serve anche qualche sopralluogo per vedere se ci sono situazioni sospette».