I tifosi biancoblù si mettono a braccia conserte: nessuna trasferta domenica per Lecco-Pro Patria. La gara della prossima giornata di campionato della Serie D girone B tra le due compagini lombarde non avrà il tifo organizzato bustocco: le restrizioni imposte dalla Questura di Lecco, che ha imposto il limite massimo dei tifosi ospiti nel numero di 80, con numerose limitazioni sia nella fase organizzativa che in quella della logistica della trasferta, non sono piaciute a nessuno e ha portato gli ultras a diramare diversi comunicati, tutti con il medesimo ritornello: così non va.
“Ultras Pro Patria 1919”, “Pro Patria Club” e “Il Tigrotto” hanno fatto sapere le ragioni per le quali nessun rappresentante del tifo organizzato bustocco sarà presente al Rigamonti Ceppi: «Di fronte alle imposizioni dettateci dalla Questura lecchese – scrivono gli Ultras Pro Patria 1919 – siamo giunti ad una sofferta, ma unanime decisione: non saremo presenti a Lecco questa domenica nonostante aspettassimo questa partita da tutto l’anno. Questa scelta nasce dal fatto che non accettiamo e non accetteremo mai di viaggiare come ci viene imposto da Questure/Prefetture che siano.
Per noi è inconcepibile che ci venga negata la libertà di come viaggiare (in carovana scortata andata e ritorno) e in quanti viaggiare (massimo 80 posti disponibili), quando si prevedevano facilmente numeri nettamente maggiori considerate l’importanza della gara e la rivalità. Noi non saremo mai schiavi di niente e di nessuno, perché non siamo quelli che gli altri desideravano che fossimo, ma quelli che noi abbiamo scelto di essere! Libertà di tifo!».
Il club “Il Tigrotto” non è da meno e fa sapere che «nella figura del presidente e di tutto il consiglio direttivo sposa in toto la linea di pensiero dei nostri Ultras Pro Patria 1919 in merito alle limitazioni imposte dalla Questura, in relazione alla trasferta di Lecco di domenica 15 gennaio. Pertanto si è arrivati alla sofferta decisione di non presenziare alla partita, sia per protestare contro queste restrizioni assurde che ci impediscono di vivere appieno la nostra passione per la Pro Patria e per il calcio, che per dimostrare il nostro sostegno a chi, come e forse più di noi, onora i nostri colori seguendo la squadra in modo incondizionato».
Così infine il “Pro Patria Club”: «Il Direttivo del Pro Patria Club comunica che, in seguito alle limitazioni imposte dalla Questura di Lecco che ha consentito la presenza di soli 80 tifosi nella trasferta di domenica prossima, ha deciso di non partecipare alla trasferta stessa. Una decisione presa con rammarico che impedisce di seguire la squadra meritevole di ogni sostegno e attenzione, impedita da discutibili limitazioni che purtroppo è possibile solo subire».