Da oltre un anno e mezzo l’uomo, che vive con la moglie e con il nipote diversamente abile, sta combattendo contro i “mulini a vento” per riavere la luce lungo la via della sua abitazione. «È una strada buia – dice l’abitante di Venegono Superiore – purtroppo è un problema con cui stiamo convivendo da troppo tempo ed è diventata una situazione inaccettabile».
In effetti, pensare che un problema di illuminazione pubblica non si riesca a risolvere dopo quasi due anni di continue segnalazioni ha il sapore della beffa. Una vicenda grottesca: «Abbiamo più volte segnalato il problema anche al Comune – insiste – ci dicono che stanno continuando a chiedere a Enel di intervenire. Gli operai vengono, lavorano, fanno qualcosa, ma poi siamo sempre allo stesso punto. La strada continua a essere buia. Per uscire siamo costretti a utilizzare una torcia elettrica». Incredibile dover girare con una torcia elettrica, ma per una questione di sicurezza, tocca fare di necessità virtù. «Che nel 2014 – dice amaramente – siamo ancora qui senza luce è pazzesco». Caldiroli ha sottolineato anche altri problemi della frazione: «In via Del Fante – aggiunge – ogni volta che piove la strada diventa un pantano, bisogna calzare gli stivaloni perché camminare diventa impossibile».
Sulla questione sollevata dal signor Caldiroli è intervenuto anche il sindaco : «Per l’illuminazione – replica il primo cittadino – abbiamo un problema di linea. I tecnici di Enel intervengono per cambiare la lampada bruciata, ma poi il problema di ripresenta. Deve essere modificata la linea: lo abbiamo spiegato a Enel che però fa orecchie da mercante. Mi dispiace molto per questa famiglia, ma la nostra non è cattiva volontà o mancanza di impegno. Abbiamo sollecitato più volte. E continueremo a farlo. Dopo le feste invieremo un’altra lettera pesante a Enel chiedendo di intervenire una volta per tutte. Lo stesso problema lo avevamo avuto tra via Moncenisio e Monte Cervino, ma lo avevamo risolto, ora vediamo di farcela anche in questo caso. Sui problemi della strada, si tratta di intervenire con un’asfaltatura, ma in questo momento il rispetto del patto di stabilità ci lega le mani».