New York, 22 ago. (TMNews) – Nel 2006, con i prezzi immobiliari che raggiungevano il loro apice, Citigroup e Bank of America erano le regine incontrastate del settore finanziario statunitense. Complessivamente, le dieci più grandi istituzioni finanziarie americane riportavano utili per 104 miliardi di dollari. Due anni dopo, il collasso del mercato immobiliare obbligava queste stesse istituzioni a prendere in prestito 669 miliardi di dollari dalla Federal Reserve, una cifra che finora era rimasta segreta. Stando a Bloomberg News, il salvataggio del sistema finanziario da parte del presidente della banca centrale americana Ben Bernanke sarebbe costato agli Stati Uniti oltre 1.200 miliardi di dollari.
Secondo i dati ottenuti dall’azienda di notizie fondata dal sindaco di New York Michael Bloomberg in base al Freedom of Information Act (legge sulla libertà d’informazione), Morgan Stanley avrebbe ricevuto 107,3 miliardi di dollari, Citigroup 99,5 e Bank of America 91,4 miliardi di dollari. Ma ad avere beneficiato dei prestiti non sono state solo istituzioni finanziarie americane, ma anche europee. Almeno metà delle 30 più grandi istituzioni ad aver ricevuto fondi sarebbero, infatti, europee. Secondo Bloomberg, la Royal Bank of Scotland avrebbe incassato 84,5 miliardi di dollari mentre la svizzera Ubs 77,2 miliardi.
L’importo dei prestiti erogati dalla Federal Reserve a dicembre 2008 in base ai suoi sette distinti programmi di sostegno all’economia ammontava a 1.200 miliardi di dollari. Ovvero, tre volte le dimensioni del budget federale per quell’anno. Per fare un paragone, il Tarp (maxipiano di salvataggio del settore bancario americano approvato dal Congresso) aveva un valore totale pari a 700 miliardi di dollari.
“Abbiamo concepito i nostri programmi d’emergenza per arginare la crisi e ridurre il rischio finanziario del contribuente americano”, ha spiegato il vice direttore della divisione Affari Monetari della banca centrale americana, James Clouse, che ha voluto sottolineare come “quasi tutti i nostri programmi sono stati terminati. Finora non abbiamo riportato perdite e non ce ne aspettiamo in futuro”. Bloomberg stima che i 1.200 miliardi di dollari erogati dalla banca centrale americana sarebbero stati sufficienti ad estinguere tutti i 6,5 milioni di mutui americani relativi ad immobili il cui valore è inferiore all’importo del prestito.
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