– Si tratta di cinque ragazzi originari del centro africa che, dopo il drammatico viaggio dal loro paese d’origine, sono arrivati sulle coste italiane. Non è la prima volta che la città di Luino accoglie dei rifugiati, già un paio d’anni fa, quando gli arrivi sulle nostre coste avevano già una frequenza altissima, anche Luino si rese disponibile ad accogliere alcuni profughi provenienti dal Mahali, sempre giovanissimi, sempre in fuga dalla disperazione. Un fenomeno quello dell’accoglienza che ha coinvolto anche altri comuni dell’alta provincia e della costa del Maggiore come Porto Valtravaglia e Marzio. L’amministrazione comunale luinese si è resa disponibile, da parte della cittadinanza non ci sono state per ora reazioni negative così come dagli iscritti politici locali. I cinque ragazzi rimarranno nella cittadina per sei mesi.
Il caso luinese così come in ogni altro Comune è stato deciso con direttiva del Ministero dell’Interno tramite le Prefetture che stanno distribuendo in modo equilibrato su tutto il territorio nazionale i migranti ospitati nei centri di accoglienza sovraffollati.
I luinesi per questa accoglienza non pagheranno nulla, i fondi per il sostegno dei migranti arrivano dall’Unione Europea e il mantenimento dei cinque ragazzi non inciderà sulle imposte dei cittadini. E’ regolamentato infatti un processo discendente di sostegno economico che parte dall’Unione
Europea e arriva direttamente ogni singolo Comune passando dal Ministero dell’Interno. Per ogni ragazzo ospitato è stabilita una cifra di 35 euro al giorno non è direttamente dati all’immigrato ma elargiti alle associazioni come la Caritas la cui attività volta all’accoglienza dei migranti è regolamentata da una commissione di enti locali, Ministero dell’Interno e agenzia Onu Per i Rifugiati. 35 euro che coprono nell’arco della giornata i costi per vitto e alloggio, pulizia degli stabili, mediazione culturale, assistenza legale, visite mediche e, spesso, le spese per l’iter burocratico per diventare rifugiati.
Gli immigrati hanno accesso esclusivamente a 2,5 euro. «Credo sia un atto dovuto – spiega Andrea Pellicini, primo cittadino di Luino – Credo che ogni ente debba fare la propria parte, per questo anche noi abbiamo deciso di collaborare con la Prefettura, a prescindere dal colore politico delle decisioni che vengono prese in Parlamento sull’immigrazione».