Un mese e mezzo di sofferenza, sfogata con un’esultanza liberatoria dopo una vittoria vitale quanto inattesa, con gli scenari di mercato che restano comunque in primo piano e con il rammarico per un malinteso che ha rischiato di rovinare una serata di festa, meritata. C’è tutto questo nell’analisi del momento biancorosso, dopo il ritorno alla vittoria di sabato sera sul campo della Enel Brindisi, nel racconto del general manager, Cecco Vescovi.
Io credo sia stato semplicemente un grande malinteso. Al termine della conferenza stampa del presidente brindisino, Nando Marino, provato e sofferente per il grave infortunio capitano in partita a Cedric Simmons, ha iniziato il suo racconto della serata il nostro Ugo Ducarello.
Alla sua prima interruzione, il Poz e altri componenti dello staff hanno raggiunto la sala, iniziando ad applaudire vivacemente il nostro vice-coach, volendo così celebrare il momento importante per noi ma anche per lo stesso Ducarello, al suo primo successo in serie A da capo allenatore. Un festeggiamento spontaneo insomma, che non voleva essere per alcuna ragione denigratorio o irrispettoso nei confronti degli avversari, colpiti da un infortunio così grave. Purtroppo però, qualcuno non ha capito e ha contestato quella nostra esultanza.
Con l’intervento, innanzitutto, di Nando Marino, che è stato pronto ed efficace nel placare gli animi, sottolineando come non ci fosse nulla di male nella nostra calorosa celebrazione di Ducarello, anche alla luce del momento delicato dal quale, com’è noto, venivamo.
Non vorrei però ci fosse sempre la tendenza, da parte di una certa stampa, a sbattere il mostro in prima pagina. Gianmarco sa di essere nel mirino e sa che, visto il ruolo che ricopre, deve giustamente limitarsi. Ma ribadisco: non c’era nulla di male o di irriguardoso nella sua gioia di sabato sera. E aggiungo anche un’altra cosa…
Che poi però, quando serve dare appeal agli eventi e al movimento, il nostro Poz ce lo vengono a chiedere sempre tutti.
Assolutamente sì, anche se abbiamo cercato in tutti i modi di perdere anche sabato sera, non riuscendoci. La verità è che le sconfitte precedenti erano state soprattutto il frutto di tanti episodi negativi, altrimenti forse saremmo qui a discutere di una grande squadra e di tutt’altra classifica.
Vero. Abbiamo avuto la forza e la voglia di restare attaccati, rientrare e portarcela a casa, anche se è giusto ammettere che la sfortuna questa volta ha colpito i nostri avversari, perché l’infortunio di Simmons per Brindisi è molto grave e costringerà il club a tornare sul mercato.
Mi piacerebbe mostrarvi la nostra casella di posta arrivata, affinchè vi possiate rendere conto di quante proposte ci arrivano, in continuazione. Quando un club appare in difficoltà poi, arriva di tutto. Candidature di ogni tipo: dal pivot al fisioterapista. Il nostro compito è quello di monitorare sempre il mercato, come stiamo facendo anche adesso.
Abbiamo fiducia in tutti quelli che sono con noi, finché restano con noi.
Direi di no, ma può sempre capitare di tutto. Mai dire mai. Comunque sia, la verità è che il momento negativo ha condizionato le prestazioni di tutti. Le 23 palle perse di sabato sera, molte delle quali banali, ne sono una dimostrazione.
Concentrandosi sulla gara con Bologna, altro match fondamentale per continuare a svuotare quello zaino di tensioni che ci portiamo sulla schiena. Considerando inoltre che abbiamo aggiunto Eyenga, il quale sabato – alla sua seconda uscita – ci ha dato un grande contributo, con quella tripla decisiva nel finale. E che presto riavremo anche Kangur, il cui intervento di erniectomia è andato benissimo e che ha già cominciato nel migliore dei modi la riabilitazione.