«Adesso la macchina si accende. Non possiamo ancora spostarla, ma si accende. E fa un bel caldo, come se fossimo alle Maldive». Varese ha dimostrato ancora una volta di essere una grande comunità. È una gara di solidarietà vera quella che ha portato tante persone in piazzale Redaelli (difficile da trovare, vero, ma i varesini l’hanno individuato) dove vive la coppia di varesini, 52 anni lei, 56 anni lui, che da due anni vive in auto con la cagnolina di famiglia.
In campo ci sono i City Angel, e per tutta la giornata di ieri ha ricevuto chiamate e chiamate da varesini che volevano fare qualcosa, voleva aiutare, tra loro anche alcuni vigili del fuoco che, autonomamente, non per conto del corpo, si sono messi a disposizione, pronti a donare buoni pasto convenzionati o a riparare la vecchia Polo della coppia che, non accendendosi più, non riusciva nemmeno a garantire quel filo di calore durante le notti gelide.
Ieri mattina, 41 anni di Lozza, ha preso la sua auto e ha raggiunto il piazzale a lato di viale Belforte. C’era già stato la sera prima portando delle pizze calde. «Ho pensato che potessero servire», dice l’uomo, incontrato per caso in piazzale Redaelli ieri mattina. Vi ricordate la centralina del motorino di avviamento che non funzionava? Ecco lui l’ha procurata. «Sono tornato qui – spiega – avevo letto che ne avevano individuata una usata a Somma Lombardo con un costo di cento euro. Li ho portati a Somma e ho acquistato la centralina. Poi siamo tornati a Varese». Perché? «Perché tutti possono ritrovarsi in difficoltà. E credo che tutti abbiamo il dovere di fare qualcosa entro le nostre possibilità», dice Comacchio. «Potevo acquistare quella centralina e l’ho fatto».
Molti elettrauto ci hanno scritto mettendosi a disposizione per eseguire gratuitamente la riparazione. Ma una volta avuta la centralina è stato il cinquantaseienne a eseguirla: «Sono rimasti tutti stupiti quando sono riuscito a mettere in moto la macchina», racconta. «Io me ne intendo, mi mancano però gli attrezzi. Ho studiato, eseguo riparazioni su telefonia, apparecchi Tv, installo antenne. Non volevo approfittare della disponibilità di altri quando quella riparazione potevo farla io».
L’auto ora si accende ma ha un problema al blocchetto: «Non possiamo spostarci – dice il cinquantaseienne – è un problema, perché con la macchina io posso muovermi e lavorare». Ma questa mattina sarà riparata.
E quella appena trascorsa è l’ultima notte, almeno per qualche giorno, che la coppia passerà in auto. Grazie alla generosità e alla disponibilità dei titolari dell’hotel La Bussola di Cittiglio, che da oggi sino al 23 dicembre hanno messo a disposizione la dependance dell’hotel alla coppia che potrà avere così un letto vero nel quale riposarsi. «Non bisogna abituarsi al letto – dice il cinquantaseienne – perché poi quando lo perdi è dura». Ieri «è accaduto un miracolo – racconta – io non c’ero, c’era la mia compagna». «Un ciclista – racconta la donna – si è fermato, ha detto io non sono nessuno, nel buio non l’ho nemmeno visto in faccia. Mi ha dato una busta e ha detto: faccia un buon Natale. Dentro c’erano 200 euro. Non conosco il suo nome ma voglio dire grazie dal profondo del cuore. Possiamo pagare la riparazione all’auto. Grazie».
E poi c’è tutta Varese. Tutta. In due giorni ci avete sommerso di messaggi, di richieste di informazioni su cosa fare, su come aiutare. Varese ha un cuore enorme, non lo dice, lo fa battere. Con i City Angels è stata aperta una raccolta fondi per permettere alla coppia di trovare casa. Loro hanno qualcosa da parte per l’affitto. Servono mille euro di caparra e mille euro per pagare gli allacci ai servizi e fare almeno una spesa. La cifra da raccogliere è di duemila euro in tutto. Per aiutare la coppia a trovare casa è stato lanciato l’hashatg con versamenti sul conto corrente bancario City Angels dell’UniCredit intestato all’Associazione Nazionale City Angels Italia, agenzia di Varese in via Cavour, al codice Iban IT 93 P 02008 10806 000100725725. Causale del bonifico: Vaiutaciadaiutare. Doniamo e a Natale potremo regalare una casa.