Sono partiti i lavori per il restauro e la riqualificazione della Basilica Santa Maria Assunta di Gallarate: un cantiere che durerà due anni, a più di cinquant’anni di distanza dall’ultimo importante intervento, risalente al 1961 e voluto dall’allora Prevosto
per celebrare il centenario della costruzione.
Gli interventi
Gli interventi riguarderanno il restauro delle superfici interne, con la pulitura dei dipinti e degli stucchi, l’estrazione dei sali solubili, il consolidamento delle pellicole pittoriche e l’integrazione della parti mancanti. Il progetto prevede anche la riqualificazione degli impianti tecnologici (di riscaldamento con controllo dei dati di temperatura e umidità per garantire la migliore conservazione delle decorazioni e degli stucchi, di illuminazione a led, audio, tutti con un’attenzione al contenimento dei consumi energetici) e il riuso della Cappella degli Sposi, oggi inutilizzata, come sala polifunzionale, adeguatamente dotata di nuovi servizi igienici ad uso della basilica.
Le opere del cantiere sono state affidate ad un’Associazione Temporanea di Imprese (ATI) costituita da aziende tutte del territorio. Capofila è la Gasparoli Srl Restauri e Manutenzioni di Gallarate, che si occuperà degli interventi propriamente di restauro, poi ancora: l’azienda Vincenzo Medeghini Srl si occuperà degli impianti meccanici; la Claudio Bighinati del nuovo impianto di illuminazione e audio e l’Impresa Melca Costruzioni Snc per le opere più propriamente edili e le assistenze murarie.
La direzione lavori
La direzione dei lavori è stata affidata agli architetti
e
. «Ci apprestiamo ad aprire un cantiere di grande importanza – spiega Guido Gasparoli, amministratore dell’azienda di famiglia, nota per aver eseguito importanti restauri, tra i più recenti quello della Galleria Vittorio Emanuele e della Casa del Manzoni a Milano – la Basilica di Gallarate è un edificio che conosciamo bene, avendoci già lavorato in modo episodico in passato, ma che gli studi condotti hanno ulteriormente arricchito di dati e informazioni. È una grande soddisfazione, da gallaratesi, poter contribuire alla conservazione di un monumento altamente simbolico per la nostra città. Tutto il nostro personale, oltre 42 persone, costituito da restauratori di prim’ordine, è molto motivato ad eseguire un restauro con la massima perizia e competenza».
Un restauro importante per la comunità gallaratese: la Basilica, scrive in una lettera Monsignor a tutti i cittadini di Gallarate «è cuore della vita di fede della nostra Comunità cristiana e simbolo dell’intera città. Per questo luogo importante per la fede cristiana e per ogni cittadino gallaratese che ritrova in esso le proprie radici storiche e artistiche, è oramai urgente un restauro». Occorre ripulire dipinti, stucchi e dorature «da polveri e sporco depositatisi sulle superfici dall’ultimo restauro, avvenuto oltre cinquant’anni fa» continua il Monsignore, ma sono anche necessari lavori per rendere più moderna la basilica: «Nel lavoro di restauro occorre considerare anche la riqualificazione degli impianti».n