Bologna, 7 feb. (Apcom) – Nello scontro voluto dal presidente del
Consiglio, Silvio Berlusconi, con il presidente della Repubblica,
Giorgio Napolitano, sul caso Englaro, si nasconde per Walter
Veltroni un “tentativo” di esasperare i rapporti, arrivando ad
utilizzare strumentalmente questa vicenda “per la messa in crisi
di un sistema istituzionale”.
“Nei comportamenti e nelle parole, che ancora oggi ha detto che
nella lettera del Colle c’era un’apertura all’eutanasia, c’è un
tentativo di esasperazione – ha detto Veltroni a Bologna – che
credo prescinda dal merito della drammatica vicenda e corrisponde
ad un disegno politico, corrisponde ad un’idea delle istituzioni
che noi avvertiamo”, un’idea in cui la vicenda Englaro “viene
utilizzata strumentalmente per la messa in crisi di un sistema
istituzionale e come tale la denunciamo”.
“Sono giorni molto bui per il nostro Paese e le nostre
istituzioni. Stanno accadendo – sono le parole di Veltroni – cose
che con questa forma e questa virulenza non sono mai accadute e
le parole di oggi del premier accentuano e aggravano il conflitto
aperto. E’ una situazione inedita, chiunque ha governato nel
nostro Paese ha sempre avuto un rapporto di grande rispetto con
la presidenza della Repubblica.”. Veltroni ha quindi voluto
ribadire che a Napolitano va non solo l’apprezzamento del
partito, ma che nel capo dello Stato, tutti gli italiani,
“nessuno escluso, riconoscono il punto più alto di unità del
nostro Paese”.
Dap/Ral
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