La Gioconda e la provincia di Varese, un accostamento apparentemente remoto ma più affascinante che mai. Da questa sera, torna su Sky Arte HD con dieci nuove puntate delle “Muse Inquietanti”, per raccontare e svelare antichi ed entusiasmanti retroscena che ruotano attorno al mondo dell’arte.
Vi chiederete, dunque, cosa c’entri Varese e soprattutto che legame ci sia con la Gioconda. Eccovi accontentati: il primo episodio, in onda come detto stasera su Sky Arte, approfondirà il “Furto della Gioconda”. E’ il 21 agosto 1911 quando , decoratore italiano nato a Dumenza l’8 ottobre del 1881, ruba il famoso quadro dalle stanze del Louvre di Parigi. Il colpo del secolo, di cui furono sospettati anche Picasso ed Apollinaire, compiuto però da un varesino che dalla val Veddasca era emigrato in Francia in cerca di fortuna artistica.
La sua frenetica passione artistica lo portò ad essere assunto proprio nel più importante museo della Ville Lumiere, come imbianchino. E proprio lì, decise di rendere giustizia alla storia della Gioconda, trafungandola e portandola via dal Louvre nascondendola sotto il suo cappotto. Uno dei misteri storicamente irrisolti legati a questo episodio è riconducibile al fatto che la Gioconda stessa abbia soggiornato per due anni proprio a Cadero con Graglio, piccolo paese della Val Veddasca, prima che il Peruggia decidesse di venderla al mercante d’arte fiorentino per 500 mila lire, venendo quindi scoperto ed arrestato. Fu lui stesso, davanti al giudice del processo, a dichiarare di aver passato due anni romantici con la Gioconda appesa in cucina.
La Gioconda non viene rimandata immediatamente al Louvre ma viene esposta prima agli Uffizi a Firenze e a Roma, per poi ritornare in Francia, dove si trovava dalla prima metà del Cinquecento, dopo essere stata acquistata dal re di Francia Francesco I per 4000 ducati d’oro. Questa storia tanto misteriosa quanto affascinante verrà riproposta sul piccolo schermo da Carlo Lucarelli stasera, un furto per amore e per patriottismo che ha regalato fama e anche simpatia a Vincenzo Peruggia, che nelle missive inviate a Geri amava firmarsi come Vincenzo Leonard. Il tempo e la storia non hanno mai sbiadito il mistero di questa storia dai contorni ancora irrisolti, ma una cosa è certa: come disse lo stesso Peruggia, «marciranno i tetti, ma il mio nome resterà celebre per sempre» e questa sera rivivrà nel racconto televisivo di Lucarelli. Un appuntamento impossibile da perdere, per chi ama la storia. E le storie.