Autolavaggio in fiamme: vendetta per il magro bottino?

Misterioso incendio doloso l’altra notte lungo la Provinciale a Buguggiate. Prima qualcuno ha scassinato il gabbiotto, poi ha innescato l’incendio all’impianto

Fiamme dolose all’autolavaggio di Buguggiate: è accaduto nella tarda serata di martedì, ma per il momento le circostanze dell’incendio sono ancora poco chiare. È stata, però, una mezzanotte di fuoco sulla provinciale Sp1, la strada che collega l’imbocco autostradale all’uscita di Buguggiate. Ignoti hanno preso di mira l’impianto innescando il rogo che in un attimo ha divorato la struttura. La dinamica è ancora da definire con precisione, ma stando a una sommaria ricostruzione, pare che i piromani abbiano prima compiuto un furto all’interno

del gabbiotto e poi hanno dato fuoco all’impianto per il lavaggio delle macchine, gestito da un cittadino di origine egiziana. I responsabili del vile gesto potrebbero aver appiccato l’incendio per una vendetta, uno sfregio o una rivalsa, magari indispettiti dal fatto di non aver trovato nulla di un certo valore all’interno del gabbiotto. Così, quasi per punizione, potrebbero aver deciso di dare alle fiamme la struttura che già qualche mese fa aveva subito un piccolo furto. Questa volta è andata molto peggio. I ladri, dopo aver portato via un misero bottino, hanno versato liquido infiammabile alimentando le fiamme che in pochi istanti sono divampate coinvolgendo l’impianto di erogazione dell’acqua. In pochissimo tempo le apparecchiature sono state avvolte dal rogo. Sono intervenuti sul posto i vigili del fuoco del Comando Provinciale di Varese che si sono dati da fare con l’autopompa spegnendo le fiamme, ma il danno riportato dall’autolavaggio è molto consistente.

Le fiamme divampano all’interno dell’autolavaggio

Le fiamme divampano all’interno dell’autolavaggio

(Foto by Bruno Melazzini)

Il fuoco lo ha stretto nella sua morta producendo effetti devastanti. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della stazione di Azzate, coordinati dai colleghi della Compagnia di Varese. I militari hanno compiuto gli accertamenti tecnici e hanno raccolto le testimonianze del titolare dell’impianto. Si sta cercando di chiarire il motivo dell’incendio, ma dai primi riscontri pare che l’imprenditore nordafricano non avesse ricevuto nei giorni precedenti minacce o strani avvertimenti. Non ci sarebbero ombre e sembra non ci fossero nemici sulla sua strada. Ma gli investigatori stanno indagando ad ampio raggio per non tralasciare alcun elemento che potrebbe risultare decisivo.
Sulla natura dolosa dell’incendio non ci sarebbero dubbi, ma tutte le riserve verranno sciolte nel momento in cui sarà più chiara anche la relazione tecnica compiuta dai vigili del fuoco.