«Spirito imprenditoriale? Ce n’è, tra i miei coetanei, ma più nei settori dei servizi». La pensa così , titolare della Syncro Srl insieme al socio Raffaele Grotti. La sua storia imprenditoriale, di una nuova generazione che rilancia una tradizione di famiglia all’insegna dell’innovazione e dello slancio verso l’estero, ricorda quella dei grandi pionieri della Manchester d’Italia. «Ci sono tanti miei coetanei che si spingono ad intraprendere, la voglia c’è e non manca – racconta Caccia –
ma soprattutto nei servizi, più che nella manifattura.
L’unicità della nostra esperienza è che noi abbiamo deciso di costruire una filiera completa. Anche se ritagliarsi gli spazi per fare impresa, me ne rendo conto, oggi è difficilissimo». Del resto, Caccia è un imprenditore che vive di estero, come dimostrano i dati sull’export della Syncro, che sfiora il 100%. «Passo otto-nove mesi all’anno fuori dall’Italia» ammette.
«Nuovi prodotti, nuovi clienti e nuovi mercati: è così che lavoriamo». Quasi un mantra, per la Syncro, che ricerca continuamente soluzioni per superare la concorrenza dei competitor tedeschi, con innovazioni che permettono ai clienti di migliorare sensibilmente le loro performance.
L’ultima “avventura”, l’India: «Abbiamo affrontato questo nuovo mercato e abbiamo portato dei risultati».