Parigi, 13 lug. (Apcom) – ‘Reporter senza frontiere’ ha annunciato di aver avuto notizia di cinque nuovi arresti di giornalisti in Iran, che portano a 41 il numero degli operatori dell’informazione detenuti nel Paese, un mese dopo i contestati risultati delle elezioni presidenziali.
L’associazione per la difesa della libertà di stampa ha condannato “la repressione crescente” contro i giornalisti in Iran e ha giudicato “molto inquietante” la situazione.
Rsf ha riferito dell’arresto sabato di Tohid Bighi, fotografo e collaboratore del sito Mashroteh, che sosteneva il candidato Mehdi Karoubi. Il giorno prima un altro fotografo che ha lavorato per molte agenzie nazionali e internazionali, Majid Saidi, è stato arrestato nella sua casa da agenti del ministero dell’Intelligence, secondo Rsf. Il giornalista e direttore del blog Paineveste, Henghameh Shahidi, è stato arrestato il 29 giugno nello stesso modo, ha aggiunto l’organizzazione. Il 21 giugno, Somaieh Nosrati,
che lavorava per i giornali Teheran Emoroz e Hayat No è stato inoltre arrestato nella sua abitazione da agenti del ministero dell’Intelligence. Tutti e quattro sono stati trasferiti in un luogo sconosciuto e le famiglie non hanno alcuna informazione sulla loro sorte, ha indicato l’organizzazione. Ieri una quinta persona, Said Matinpour, giornalista per il settimanale Yarpagh, è stata condotta in prigione dopo essere apparsa dinanzi al tribunale rivoluzionario di Teheran. Un mese prima, era stato condannato a otto anni di reclusione per aver avuto un colloquio e “rapporti con stranieri” e per “pubblicità contro il regime”.
Cep
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