La tecnologia protagonista tra i banchi dei Licei classici

Il progetto “Sunrise” della Liuc vuole portare scienza e innovazione alle superiori

Non solo greco e latino per gli studenti dei licei classici: in questi giorni all’Università Liuc di Castellanza un gruppo di studenti classici del territorio si è seduto ai banchi dell’università per una full immersion nella tecnologia.
Si è infatti conclusa ieri la prima Learning Week del progetto “Sunrise”, ideato dal laboratorio SmartUp della Liuc – Università Cattaneo, che ha vinto il “Bando per la diffusione della cultura scientifica 2015” finanziato dal MIUR. L’idea è quella di portare nozioni di tecnologia e innovazione nelle scuole superiori: basi fondamentali per affrontare le sfide del mondo del lavoro che aspetta i giovani studenti.


Nozioni tanto più utili per gli studenti liceali, spesso più a digiuno di queste materie: questa prima Learning Week, che ha tenuto impegnati gli studenti da lunedì 16 a venerdì 20 gennaio, ha visti coinvolti quattro Licei classici della provincia di Varese, il “Pascoli” di Gallarate, il “Crespi” di Busto Arsizio, il “Legnani” di Saronno e il “Cairoli” di Varese.

Gli studenti sono andati così a scuola di scienza e tecnologia: per sperimentare la propria creatività con l’uso di strumenti tecnologici e imparare facendo, attraverso il learning by doing, a testimonianza che «l’acquisizione e interiorizzazione di elementi almeno basilari della cultura scientifica, interpretativa e creativa della realtà, sono condizioni determinanti di cittadinanza partecipativa nella nostra società» spiega il Professor Luca Mari, Ordinario presso la Scuola di Ingegneria Industriale della Liuc e Direttore del progetto Sunrise, proposto dal laboratorio SmartUp della Liuc, dove si è svolta la prima di cinque Learning Week.
E la soddisfazione degli studenti è stata alta perché, per un’intera settimana, hanno potuto toccare con mano concetti teorici importanti per la costruzione del loro futuro lavorativo.
«Il progetto vuole sperimentare concretamente modalità per promuovere e diffondere nelle scuole una cultura scientifica e tecnologica umanistica, in cui precisione e rigore si coniugano con fantasia e creatività, e le discipline Stem (Science, Technology, Engineering, Mathematics) diventano abilitatori di pensiero costruttivo, critico, perfino ludico» continua Mari.

Sono tanti gli strumenti che i ragazzi hanno potuto provare all’interno dell’Università: attraverso stampanti 3D e schede Arduino, e in prospettiva anche robot e droni, nel contesto ampio dell’Internet of Things, nelle Learning Week del progetto Sunrise gli studenti potranno mettersi alla prova nell’uso creativo di strumenti di fabbricazione digitale. Per imparare a scoprire così i segreti della fabbrica 4.0: una realtà che già molte imprese del territorio stanno sviluppando.
E proprio per preparare al meglio i ragazzi il progetto mira, inoltre, a coinvolgere attivamente anche gli insegnanti, non solo per formazione e aggiornamento, ma anche per sviluppare insieme a loro nuovi modelli di uso didattico della tecnologia e favorire la promozione delle lauree Stem: un modo per far diventare le scuole luoghi di creazione, dove fare scienza e tecnologia e sviluppare la creatività individuale e di gruppo. Anche, anzi a maggior ragione, in un Liceo classico.