– Il malcontento sulla linea ferroviaria Luino – Gallarate – Milano sembra essere latente a tutti i pendolari che partono dalla cittadina sul Maggiore per raggiungere la città. Alcuni si dicono ormai rassegnati, altri solo disincantati in merito ai problemi che da anni affliggono la direttrice ferroviaria. Corridoio passeggeri e merci, la linea sarà interessata in futuro anche del progetto Alptransit.
«Avvertiamo delle problematiche alla struttura –affermano alcuni passeggeri- sono queste le cause principali dei ritardi che si accumulano ormai cronicamente».
È sera, i treni sui primi binari della stazione luinese sono arrivati da poco e presto si svuotano, qualcuno si ferma a commentare. Il personale segue da vicino, giovani operosi scendono sulla banchina e sfilano con un gentile no comment sulle condizioni dei treni e dell’organizzazione Trenord e RFI da queste parti.
«Devo dire che fino a Gallarate non si riscontrano gravi ritardi, raramente si accumula qualche minuto. Forse il problema è da Gallarate in poi»racconta
un giovane. «È sempre il solito problema – dicono i pendolari – da anni parliamo di treni, delle loro condizioni e di gestione della tratta da parte di RFI. Usiamo un servizio parziale che potrebbe essere sicuramente migliore. Poi capitano inconvenienti pesanti come quello della settimana scorsa, la mancanza addirittura del macchinista e scoppia la polemica».
Ma c’è sempre qualche cosa che non va. Recentemente l’amministrazione di Luino è scesa in campo e , assessore e principale artefice sulle questioni legate alla ferrovia, ha scritto a Trenord lamentandosi delle condizioni in cui versano i convogli destinati ai pendolari della mattina, a breve la stessa incontrerà i dirigenti.
Racconta ancora un utente: «Chi usa il Tilo è soddisfatto, alla mattina in direzione Milano però non c’è. Quando posso cerco di prendere quello fino a Gallarate». Il Tilo è il treno che collega Bellinzona all’aeroporto di Malpensa. Copre le corse della metà mattinata in poi e non arriva diretto a Milano.
«Ma anche quando i treni sono nuovi e in buone condizioni manca il rispetto e c’è un grave deficit di senso civico – la denuncia di un altro pendolare – Atti di vandalismo e sporcizia lasciata ovunque, sono gli utenti a essere i primi a non meritarsi treni nuovi e confortevoli». E il pensiero vola subito al gruppo di ragazzi che qualche settimana fa ha danneggiato a calci un intero scompartimento.
Alla fine, però, il treno rimane il mezzo più economico, non il più confortevole ma sicuramente il più funzionale. Il “sentire pendolare” nell’era dei social ha raccolto i malumori anche su pagine dedicate, ad esempio su Facebook: “Diritti dei pendolari abbandonati da Trenord” è uno dei più famosi a Luino e zona.
Il gruppo riporta articoli, tabelle dei ritardi, commenti ma anche esperienze di vita della quotidiana lotta per la sopravvivenza nei vagoni, mobilitando gli utenti con informazioni delle associazioni dei consumatori sul tema.