– La morte di
, di 34 anni, lungo via Jamoretti ad Induno Olona fa guardare con preoccupazione ancora una volta alolo stradone che attraversa l’abitato tra Varese e la Valceresio. Collegamento viario trafficatissimo e tristemente noto per i molti incidenti che hanno coinvolto negli anni ogni tipo di viaggiatore.
Questa volta è stato un motociclista a morire, ma in passato si sono verificati anche investimenti di pedoni e ciclisti. Tanto è stato fatto per migliorare la sicurezza della strada che, a una primo colpo d’occhio, è contraddistinta per quasi tutto il suo corso da passaggi pedonali in sicurezza, spartitraffico e rotonde ma che, ad ogni ora, è attraversata in continuazione da macchine, due ruote e pesanti autoarticolati.
«Molta, forse troppa la mole di traffico lungo questa strada. D’altronde, non c’è alternativa per l’ingresso in valle – affermano senza esitazione gli indunesi colpiti profondamente da quest’ultimo grave incidente- Giovedì, quando abbiamo sentito le sirene, abbiamo pensato subito al peggio. Una fatalità visto che la situazione almeno per quanto riguarda la velocità è migliorata».
Se si percorre la via si incrociano ben due rotatorie che agevolano gli ingressi delle strade secondarie e fanno necessariamente alzare l’acceleratore. La segnaletica orizzontale balza all’occhio anche a distanza di molti metri. I passaggi dei pedoni sono anticipati dalla segnaletica verticale e cartelli luminosi che avvisano degli attraversamenti. Proprio dove Pasquale Maiellaro si è scontrato con la Mercedes che svoltava in via Giovanni Bosco, campeggia un grosso segnale che avvisa dei pedoni. La dinamica dell’incidente è al vaglio degli inquirenti.
«La velocità conta molto –dicono alcuni passanti- il limite ora viene osservato ma purtroppo si vedono ancora atti pericolosi, pure in condizioni di traffico intenso; manca in generale una coscienza stradale». Sulla situazione di via Jamoretti parla il sindaco di Induno Olona, : «Sul tronco stradale è stato fatto tanto in questi anni. Ci sono state migliorie sicuramente e sulla dinamica dell’incidente non voglio dire nulla – afferma – Resta l’ennesimo grave lutto e il cordoglio di tutto il paese.
Sul tratto che a nostro giudizio resta “scoperto” e più pericoloso, quello degli spartitraffico nei pressi dell’Esselunga tra le direttrici della statale 344 per Arcisate e il centro di Induno, è in progettazione una nuova rotonda. È l’ultima opera che manca e sarà utile in un punto dove la frequenza degli incidenti, anche di piccola entità, è altissima. Sarà un lavoro che s’inserisce nelle opere di mitigazione chieste dal Comune ad RFI per far fronte ai disagi della ferrovia Arcisate – Stabio ». «Sarà una costruzione fondamentale – termina- non solo per il traffico lungo la strada, ma una tappa in più per la sicurezza della via»