New York, 27 ago. (TMNews) – Per la prima volta New York sarà evacuata (o meglio una parte, quella meridionale di Manhatta e alcune zone a rischio nei borough di Brooklyn e Staten Island), per l’arrivo dell’uragano Irene, il primo in molti anni e una reale minaccia per una città non abituata a eventi di questo genere. E gli abitanti si preparano al peggio, come ha invitato a fare anche il sindaco Michael Bloomberg, secondo cui “non ci si può permettere di scherzare con Irene”.
E così Manhattan, dove comincia a cadere una pioggia per il momento non insistente, si va svuotando: chi può è andato comunque altrove per sicurezza, gli altri restano al chiuso. Anche se per le strade ci sono persone, il traffico è decisamente meno sostenuto rispetto a un normale sabato pomeriggio. Senza contare che nel giro di 40 minuti si fermeranno completamente i mezzi di trasporto pubblici e la circolazione sarà paralizzata.
“L’uragano si sta dirigendo direttamente su di noi”, ha detto Bloomberg. Per questo 370.000 persone stanno già lasciando le proprie case, diretti in località più sicure o nei centri di emergenza (dove potranno essere ospitate fino a 70.000 persone). Si sta procedendo anche all’evacuazione di alcuni ospedali: 7.000 malati sono già stati trasferiti in altre strutture.
Presi d’assalto i supermercati, dove sono andati esauriti soprattutto i generi di base, come acqua, pane, scatole di cibi conservati e surgelati. Una possibilità, ventilata dal sindaco stesso, è che sia tolta la corrente nella zona di Lower Manhattan fino a lunedì, come precauzione. “La cosa più importante è assicurare che non siano danneggiate le strutture di Consolidated Edison (la società che fornisce elettricità alla città), perché se lo fossero occorrerebbe molto tempo per ripararle”, ha detto Bloomberg, sottolineando che il rischio di danni è ridotto se nei fili non passa corrente.
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